sabato 31 marzo 2012

Crisi, Camusso : "Reintegro per i licenziamenti"

Crisi, Camusso : "Reintegro per i licenziamenti"
Marcegaglia: "L'articolo18 non deve cambiare"

Il segretario generale della Cgil interviene al terzo congresso confederale dell'Ugl: "Abbiamo studiato abbastanza, anche se non siamo professori, per non sapere che una riforma del mercato del lavoro non crea posti di lavoro". "Meno tasse per pensionati e lavoratori". "Il dialogo l'ha chiuso il governo". Passera: "Dobbiamo cercare di avere un segno positivo verso la fine dell'anno"

ROMA - "Sul fisco non è più tempo di annunci ma occorre agire subito per ridurre le tasse su lavoratori e pensionati. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso intervenendo al terzo congresso confederale dell'Ugl. "Da tempo sentiamo parlare di delega fiscale - ha detto Camusso - ci aspettiamo che al ritorno del presidente Monti si vari una delega fiscale che abbia al centro la riduzione delle tasse su lavoratori e pensionati e riduca il cuneo fiscale per rilanciare l'economia perché si deve iniziare a chiedere di pagare a chi ha pagato poco o non ha pagato nulla. Abbiamo studiato abbastanza, anche se non siamo professori, per non sapere che una riforma del mercato del lavoro non crea posti di lavoro".

Poi il segretario della Cgil è tornato sul tema caldo dell'articolo 18. Scaricando sul governo la responsabilità della rottura: "E' l'esecutivo che ha chiuso e che ha voluto che il confronto fosse sul tema che si può licenziare più liberamente. Se si decide dopo mesi discussione che l'unica cosa che si chiede alle organizzazioni sindacali è che cosa si pensa dell'articolo 18 e perchè il governo vuole dare il messaggio della libertà di licenziamento". Secca la replica al ministro del Lavoro, che ieri aveva ribadito come la riforma del mercato del lavoro non fosse "contro i lavoratori": "Il governo sia coerente. Se dice che non è una riforma contro il lavoro allora riconosca che ad ogni licenziamento illegittimo corrisponda il reintegro. Non c'è bisogno di altri ragionamenti". Ma dal fronte degli industriali arriva l'indisponibilità ad ogni cambiamento: "Se cambia l'articolo 18 cambia tutto - tuona Emma Marcegaglia - Piuttosto che fare una riforma che ha il risultato finale di irrigidire il mercato del lavoro è meglio non farla".

Camusso sottolinea come "tra gli annunci iniziali e le soluzioni finali trovate dall'esecutivo nella riforma del lavoro, con dentro anche le modifiche all'articolo 18, c'è una distanza enorme". Infine il segretario conclude: "In un momento in cui i licenziamenti sono la realtà quotidiana e la recessione è conclamata si concentra tutto sul fatto che il confronto è sul fatto che si possa licenziare più liberamente".

C'è anche spazio per il messaggio alle altre sigle sindacali. "Saremmo felici se nella prosecuzione delle iniziative di mobilitazione non ci fosse una sola sigla sindacale, ma tutte le sigle che scioperano insieme - continua Camusso - Possiamo discutere su tante cose e avere opinioni diverse, ma su una cosa nessuno può sentirsi sereno: se non dice con nettezza che la dignità del lavoro è sempre il riferimento su cui ci muoviamo".

Quella del 13 aprile sarà una protesta unitaria "per dire che sugli esodati c'è stata un'ingiustizia profonda e saremo lì per chiedere modifiche perchè il tema non è la graduatoria o un piccolo sussidio, ma ripristinare il diritto alla pensione per i lavoratori".

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