sabato 10 marzo 2012


«Confermo: la montagna sotto cui si scaverebbe il tunnel della Torino-Lione è radioattiva». Il professor Massimo Zucchetti, ingegnere nucleare e docente del Politecnico di Torino, ha condotto l’ennesimo test il 5 marzo: munito di rilevatore, insieme a un gruppo di volontari accompagnati dalla troupe video del “Corriere della Sera” ha ispezionato l’imbocco delle vecchie miniere di uranio aperte dagli anni ’60 sui monti che sovrastano l’attuale sito tra Chiomonte e Giaglione, occupato e recintato in vista del futuro cantiere Tav. Risultato allarmante: la radioattività misurata è anomala e diventa 20 volte superiore alla normale soglia di sicurezza man mano che ci si avvicina ai siti uraniferi affioranti in superficie. E se il futuro tunnel tagliasse il profondità la vena di uranio che “dorme” nelle viscere del massiccio dell’Ambin, fra Italia e Francia?

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