Crisi Ecco il testo della lettera all'Ue
Questo il testo integrale della lettera inviata dal Governo alla Ue: "L'Italia ha sempre onorato i propri impegni europei e intende continuare a farlo. Quest'estate il Parlamento italiano ha approvato manovre di stabilizzazione finanziaria con un effetto correttivo sui saldi di bilancio al 2014 pari a 60 miliardi di euro. Sono state cosi' create le condizioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, con un anno di anticipo rispetto a quanto richiesto dalle istituzioni europee. Dal 2012, grazie all'aumentato avanzo primario, il nostro debito scendera'. Tuttavia, siamo consapevoli della necessita' di presentare un piano di riforme globale e coerente. La situazione italiana va letta tenendo in debita considerazione gli equilibri piu' generali che coinvolgono l'intera area europea. Mesi di tensioni sui mercati finanziari e di aggressioni speculative contro i debiti sovrani sono, infatti, il segnale inequivocabile di una debolezza degli assetti istituzionali dell'area euro. Per quel che riguarda l'Italia, consapevoli di avere un debito pubblico troppo alto e una crescita troppo contenuta, abbiamo seguito sin dall'inizio della crisi una politica attenta e rigorosa".
"Dal 2008 ad oggi il nostro debito pubblico e' cresciuto, in rapporto al Pil, meno di quello di altri importanti paesi europei. Inoltre, la disciplina da noi adottata ha portato a un bilancio primario in attivo. Situazione non comune ad altri Paesi. Se problemi antichi, come quello del nostro debito pubblico, danno luogo oggi a ulteriori e gravi pericoli, cio' e' soprattutto il segno che la causa va cercata non nella loro sola esistenza, ma nel nuovo contesto nel quale ci si e' trovati a governarli".
I FONDAMENTALI DELL'ECONOMIA "Il Governo italiano ha risanato i conti pubblici e conseguira' l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Il debito pubblico in rapporto al PIL e' stato ricondotto su un sentiero di progressiva riduzione. Nel 2014 avremo un avanzo di bilancio (corretto per il ciclo) pari allo 0,5% del PIL, un avanzo primario pari al 5,7% del PIL e un debito pubblico al 112,6% del PIL. Per realizzare questo obiettivo sono state approvate durante l'estate in tempi record due importanti manovre di finanza pubblica che comporteranno una correzione del deficit tendenziale nel quadriennio 2011-2014 pari rispettivamente a 0,2%, 1,7%, 3,3% e 3,5% del PIL. Nel 2011 si prevede un avanzo primario consistente pari allo 0,9% del PIL. Nonostante l'aumento delle spese per il servizio del debito, questo consentira' la riduzione del rapporto debito/PIL gia' nel 2012. I dati relativi ai primi otto mesi dell'anno in corso sono coerenti con questi obiettivi. E' doveroso segnalare che la nuova serie dei conti nazionali indica che nel 2010 il Pil italiano e' cresciuto dell'1,5% e non dell'1,3% e, nei due anni della crisi, il Pil si e' ridotto meno di quanto prima stimato (-1,2% invece di -1,3% nel 2008 e -5,1% invece di -5,2% nel 2009). Come conseguenza della revisione contabile operata da Eurostat il rapporto deficit/Pil, che e' stato confermato a 4,6% per il 2010, e' praticamente allineato a quello della Germania, rivisto dal 3,3% al 4,3%. Si noti, inoltre, che l'Eurostat ha rettificato al rialzo anche i rapporti deficit/Pil della Francia (dal 7% al 7,1%), della Spagna (dal 9,2% al 9,3%), della Grecia (dal 10,5% al 10,6%) e del Portogallo (dal 9,1% al 9,8%). In conclusione, nel 2010 l'Italia aveva, insieme alla Germania, il comportamento largamente piu' virtuoso in termini di indebitamento netto in rapporto al Pil.
CREARE CONDIZIONI STRUTTURALI FAVOREVOLI ALLA CRESCITA Siamo ora impegnati nel creare le condizioni strutturali favorevoli alla crescita. Il Governo ritiene necessario intervenire sulla composizione del bilancio pubblico per renderla piu' favorevole alla crescita. Con questo obiettivo il Governo intende operare su quattro direttrici nei prossimi 8 mesi:
- Entro 2 mesi, la rimozione di vincoli e restrizioni alla concorrenza e all'attivita' economica, cosi' da consentire, in particolare nei servizi, livelli produttivi maggiori e costi e prezzi inferiori;
- Entro 4 mesi, la definizione di un contesto istituzionale, amministrativo e regolatorio che favorisca il dinamismo delle imprese;
- Entro 6 mesi, l'adozione di misure che favoriscano l'accumulazione di capitale fisico e di capitale umano e ne accrescano l'efficacia;
- Entro 8 mesi, il completamento delle riforme del mercato del lavoro, per superarne il dualismo e favorire una maggiore partecipazione".
a - Promozione e valorizzazione del capitale umano. L'accountability delle singole scuole verra' accresciuta (sulla base delle prove INVALSI), definendo per l'anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per quelle con risultati insoddisfacenti; si valorizzera' il ruolo dei docenti (elevandone, nell'arco d'un quinquennio, impegno didattico e livello stipendiale relativo); si introdurra' un nuovo sistema di selezione e reclutamento. Si amplieranno autonomia e competizione tra Universita'. Si accrescera' la quota di finanziamento legata alle valutazioni avviate dall'ANVUR e si accresceranno i margini di manovra nella fissazione delle rette di iscrizione, con l'obbligo di destinare una parte rilevante dei maggiori fondi a beneficio degli studenti meno abbienti. Si avviera' anche uno schema nazionale di prestiti d'onore. Da ultimo, tutti i provvedimenti attuativi della riforma universitaria saranno approvati entro il 31 dicembre 2011.
b. Efficientamento del mercato del lavoro E' prevista l'approvazione di misure addizionali concernenti il mercato del lavoro.
1. In particolare, il Governo si impegna ad approvare entro il 2011 interventi rivolti a favorire l'occupazione giovanile e femminile attraverso la promozione: a. di contratti di apprendistato contrastando le forme improprie di lavoro dei giovani; b. di rapporti di lavoro a tempo parziale e di contratti di inserimento delle donne nel mercato del lavoro; c. del credito di imposta in favore delle imprese che assumono nelle aree piu' svantaggiate.
2. Entro maggio 2012 l'esecutivo approvera' una riforma della legislazione del lavoro
a. funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell'impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato;
b. piu' stringenti condizioni nell'uso dei "contratti para-subordinati" dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione di lavoro subordinato.
c. Apertura dei mercati in chiave concorrenziale Entro il 1 marzo 2012 saranno rafforzati gli strumenti di intervento dell'Autorita' per la Concorrenza per prevenire le incoerenze tra promozione della concorrenza e disposizioni di livello regionale o locale. Verra' generalizzata, la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in accordo con gli enti territoriali.
"Le principali disposizioni contenute nella bozza di disegno di legge sulla concorrenza riguardano i settori della distribuzione dei carburanti e dell'assicurazione obbligatoria sui veicoli. Le misure relative al mercato assicurativo sono state definite all'interno di una proposta di legge di iniziativa parlamentare, che e' gia' stata approvata dalla camera dei deputati ed e' attualmente all'esame del senato. Le misure concernenti i mercati della distribuzione carburanti sono state integralmente inserite nel Decreto Legge n.98/2011 e pertanto sono gia' in vigore. Si e' preferito adottare uno strumento legislativo quale il decreto che garantisce l'immediata efficacia degli interventi. nel medesimo decreto legge sono state inserite anche altre disposizioni di apertura dei mercati e liberalizzazioni, tra cui si ricorda in particolare la liberalizzazione in via sperimentale degli orari dei negozi. Nel frattempo, fra i primi in Europa, l'Italia ha aperto alla concorrenza il mercato della distribuzione del gas: sono stati adottati e saranno a breve pubblicati nella gazzetta ufficiale i regolamenti che disciplinano le gare per l'affidamento della distribuzione del gas in ambiti territoriali piu' ampi dei comuni. Gia' con il Decreto Legge n.138/2011 sono state adottate incisive misure finalizzate alla liberalizzazione delle attivita' d'impresa e degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali. In particolare gia' si prevede che le tariffe costituiscano soltanto un riferimento per la pattuizione del compenso spettante al professionista, derogabile su accordo fra le parti. Il provvedimento sullo sviluppo conterra' rechera' altre misure per rafforzare l'apertura degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali. Sempre in materia di ordini professionali, nella manovra di agosto, in tema di accesso alle professioni regolamentate, e' stato previsto che gli ordinamenti professionali debbano garantire che l'esercizio dell'attivita' risponda senza eccezioni ai principi di libera concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla differenziazione e pluralita' di offerta che garantisca l'effettiva possibilita' di scelta degli utenti nell'ambito della piu' ampia informazione relativamente ai servizi offerti. Inoltre, gia' in sede di conversione della manovra di luglio (DL n. 98/2011) e' stato previsto che il Governo, sentita l'Alta Commissione per la Formulazione di Proposte in materia di Liberalizzazione dei Servizi, elaborera' proposte per la liberalizzazione dei servizi e delle attivita' economiche da presentare alle categorie interessate. Dopo 8 mesi dalla conversione del decreto legge, tali servizi si intenderanno liberalizzati, salvo quanto espressamente regolato".
"Verranno rafforzati i presidi a tutela della concorrenza nel campo dei servizi pubblici locali, con l'introduzione a livello nazionale di sistemi di garanzia per la qualita' dei servizi nei comparti idrico, dei rifiuti, dei trasporti, locali e nazionali e delle farmacie comunali, seguendo rispettivamente questa sequenza temporale 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi e 12 mesi. Per quanto riguarda la riforma dei servizi pubblici locali che il Governo italiano - riprendendo quanto gia' previsto dall'articolo 23 bis del DL 112/2008 - ha approvato nella manovra di agosto 2011 escludendo il settore idrico a seguito di un referendum popolare. Con le disposizioni che si intende varare si rafforza il processo di liberalizzazione e privatizzazione prevedendo che non e' possibile attribuire diritti di esclusiva nelle ipotesi in cui l'ente locale affidante non proceda alla previa verifica della realizzabilita' di un sistema di concorrenza nel mercato, ossia di un sistema completamente liberalizzato. Inoltre, viene previsto un ampliamento delle competenze dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, nonche' un sistema di benchmarking al fine di assicurare il progressivo miglioramento della qualita' di gestione e di effettuare valutazioni comparative delle diverse gestioni. d. Sostegno all'imprenditorialita' e all'innovazione Entro il 2011, al fine di favorire la crescita delle imprese il Governo prevede di utilizzare la leva fiscale per agevolare la capitalizzazione delle aziende, con meccanismi di deducibilita' del rendimento del capitale di rischio. Verranno potenziati gli schemi a partecipazione pubblica di venture capital e private equity, preservando la concorrenza nei relativi comparti. Il Governo trasformera' le aree di crisi in aree di sviluppo, rendendo piu' semplice ed efficace la procedura per definire i programmi di rilancio, che potranno essere finanziati anche con risorse comunitarie. Forte impegno dell'esecutivo verso le PMI, destinando loro il 50% delle risorse non utilizzate ogni anno del Fondo Rotativo per il Sostegno alle imprese e per gli investimenti in ricerca. Questi interventi - insieme al Contratto di Sviluppo, gia' operativo - rientrano a pieno titolo nell'ambito del riordino generale degli incentivi contenuto nello Statuto delle Imprese, che diventera' legge nelle prossime settimane. Per garantire la liquidita' delle imprese si prevede un sistema di certificazione di debiti delle Pubbliche Amministrazioni locali nei confronti delle imprese stesse al fine di consentire lo sconto e successivo pagamento da parte delle banche, in conformita' alle procedure di calcolo Eurostat e senza impatto addizionale sull'indebitamento della Pubblica Amministrazione. e. Semplificazione normativa e amministrativa Il Governo incentiva la costituzione di "zone a burocrazia zero" in tutto il territorio nazionale in via sperimentale per tutto il 2013, anche attraverso la creazione dell'U.L.G. - Ufficio Locale dei Governi quale autorita' unica amministrativa che coinvolgera' i livelli locali di governo in passato esclusi. Il Governo mira a semplificare la costituzione del bilancio delle S.r.l., la digitalizzazione del deposito dell'atto di trasferimento delle quote delle societa' e lo snellimento in materia di vigilanza delle societa' di capitali e degli organi di controllo. I rapporti con la pubblica amministrazione diventeranno piu' snelli grazie alla completa sostituzione dei certificati con delle autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione resteranno valide solo nei rapporti tra privati".
"I controlli sulle imprese si ispireranno a criteri di semplicita' e proporzionalita', al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni che possano recare intralcio al normale esercizio delle attivita' imprenditoriali. Da ultimo, per quanto riguarda la semplificazione amministrativa verra' completata nei prossimi 6 mesi la strategia di revisione della regolamentazione settoriale, elaborando proposte puntuali di semplificazione dei procedimenti e monitorandone gli effetti. Verra' rafforzata e accelerata l'attuazione del programma di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi derivanti da obblighi di tipo informativo previsti da leggi statali (MOA).
Inoltre, ove la disciplina sia di fonte regionale e locale, verranno rafforzati ed estesi gli incentivi previsti dalla manovra estiva per i procedimenti amministrativi relativi all'avvio e alla svolgimento dell'attivita' d'impresa. L'obiettivo e' quello di migliorare il posizionamento dell'Italia nella graduatoria internazionale relativa al Doing Business, nei prossimi 3 anni. F. Modernizzazione della pubblica amministrazione La pubblica amministrazione e' un volano fondamentale della crescita. Stiamo creando le condizioni perche' la pubblica amministrazione sia pronta ad accompagnare la ripresa, svolgendo una funzione di servizio allo sviluppo e non di zavorra burocratica. Ecco perche' la semplificazione, la trasparenza e la meritocrazia sono fondamentali. Un tassello rilevante e' costituito dalla piena attuazione della Riforma Brunetta della pubblica amministrazione, in particolar modo dalle misure che rafforzano il ruolo della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrita' delle amministrazioni pubbliche (istituita nel dicembre del 2009) e le cui competenze saranno integrate con il disegno di legge in materia di anticorruzione, gia' approvato dal Senato, e attualmente all'esame della Camera dei Deputati. Esso rappresenta un passaggio importante per la completa implementazione della riforma della pubblica amministrazione in quanto individua una nuova governance per l'attivita' di prevenzione e contrasto della corruzione, affidando le funzioni alla Commissione e individuando con estrema puntualita' le modalita' di accrescimento del livello di trasparenza della pubblica amministrazione. Per rendere piu' efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa la pubblica amministrazione tanto a livello centrale quanto a livello degli enti territoriali (oltre al vigente blocco del turnover del personale) renderemo effettivi con meccanismi cogenti/sanzionatori: a. la mobilita' obbligatoria del personale; b. la messa a disposizione (Cassa Integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale; c. il superamento delle dotazioni organiche. Contestualmente all'entrata in vigore della legge costituzionale recante l'abolizione e la razionalizzazione delle province e' prevista l'approvazione di una normativa transitoria per il trasferimento del relativo personale nei ruoli delle regioni e dei comuni. G. Efficientamento e snellimento dell'amministrazione della giustizia Proseguendo sulla linea delle misure definite in estate, verranno rafforzati il contrasto della litigiosita' e la prevenzione del contenzioso (anche attraverso la costituzione presso il Ministero della Giustizia di un gruppo tecnico che individui situazioni a forte incidenza di litigiosita' e proponga specifici interventi di contrasto).
Entro il 30 aprile 2012 verra' completato il progetto in corso presso il Ministero della Giustizia per la creazione di una banca dati centralizzata per le statistiche civili e per quelle fallimentari. Verranno rafforzati i meccanismi incentivanti per gli uffici virtuosi di cui alla Legge n. 111 del 2011. L'obiettivo e' quello della riduzione della durata delle controversie civili di almeno il 20 per cento in 3 anni. H. Accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia Oltre alla realizzazione degli investimenti gia' concordati con le societa' concessionarie, il Governo sollecitera' una maggiore partecipazione degli investitori privati, definendo entro il 31 dicembre 2011 standard contrattuali tipo che facilitino il ricorso al project financing, con una piu' chiara ed efficiente allocazione dei rischi tra le parti e accrescendo le certezze sulla redditivita' dell'opera e la prevenzione di comportamenti di tipo monopolistico nella determinazione dei pedaggi. Verra' rafforzata la qualita' della programmazione finanziaria pubblica, definendo obiettivi pluriennali di spesa e concentrando le risorse su progetti considerati strategici. Il Governo e' impegnato nella definizione nelle prossime 10 settimane di alcune opere immediatamente cantierabili, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che potranno beneficiare, a titolo di contributo al finanziamento, della defiscalizzazione (IRAP, IRES) a vantaggio dei concessionari dell'opera stessa. Inoltre sono previste una serie di semplificazioni e velocizzazioni nelle procedure di approvazione dei progetti da parte del CIPE e la suddivisione degli appalti in lotti funzionali per garantire alle PMI un accesso facilitato. Si prevede lo sblocco degli investimenti privati grazie alla semplificazione delle procedure relative ai contratti di programma dei maggiori aeroporti italiani. Infine, sono previste norme mirate all'ottimizzazione delle gestioni negli impianti portuali e di semplificazione in materia di trasporto eccezionale su gomma. Da ultimo, e' in corso di predisposizione una garanzia "reale" dello Stato (attraverso propri beni immobili, e non solo di natura finanziaria) per i mutui prima casa di giovani coppie, prive di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questo garantira' un nuovo impulso al mercato immobiliare e alle nuove famiglie.
I.Riforma dell'architettura costituzionale dello Stato Il Governo italiano e' impegnato in un processo di complessiva riforma costituzionale. Essa riguarda tanto l'assetto costituzionale dei poteri, quanto la cornice normativa volta a promuovere le condizioni di sviluppo del mercato e una disciplina piu' rigorosa delle finanze pubbliche. Pur nella complessita' del processo di revisione costituzionale l'Italia intende giungere all'approvazione della prima lettura di tali disegni di legge costituzionale entro i prossimi 6/12 mesi. In particolare, quanto alla riforma dello Stato, si tratta dei seguenti provvedimenti: A. Disegno di legge (gia' approvato in prima lettura alla Camera) sulla modifica dell'elettorato attivo e passivo per l'elezione al Parlamento nazionale al fine di garantire una maggiore partecipazione giovanile alla vita politica. B.Due disegni di legge (all'esame del Parlamento) di riforma complessiva dell'organizzazione dei vertici delle istituzioni politiche, con particolare riferimento alla riduzione significativa del numero dei parlamentari, all'abolizione delle province, alla riforma in senso federale dello Stato, alla maggiore efficienza dei meccanismi decisionali e al rafforzamento del ruolo dell'esecutivo e della maggioranza. Sul secondo versante, relativo alla disciplina del mercato e al rigore della finanza pubblica, si prevede: A. Un disegno di legge (la cui approvazione e' in corso proprio in questi giorni presso la Camera dei deputati) di riforma degli articoli della costituzione relativi alla liberta' di iniziativa economica e alla tutela della concorrenza, nonche' alla riforma della pubblica amministrazione in funzione della valorizzazione dell'efficienza e del merito. B.Un disegno di legge sull'introduzione del vincolo di pareggio di bilancio sul modello gia' seguito in altri ordinamenti europei. A tal fine si deve ricordare che l'articolo 138 della Costituzione Italiana impone che le leggi costituzionali ad intervallo non minore di tre mesi. Quindi, anche con la massima celerita' possibile, le riforme costituzionali richiedono dei tempi minimi imprescindibili. Le conseguenti leggi attuative saranno successivamente attuate senza indugio, non essendovi vincoli temporali nell'ambito della Costituzione.
C. UNA FINANZA PUBBLICA SOSTENIBILE Le pensioni Nella attuale legislatura la normativa previdenziale e' stata oggetto di ripetuti interventi che hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i piu' sostenibili in Europa e tra i piu' capaci di assorbire eventuali choc negativi. Grazie al meccanismo di aggancio dell'eta' pensionabile alla speranza di vita introdotto nel 2010 (art. 12 commi 12-bis e 12-ter, DL 78/2010, come modificato con art. 18 comma 4, DL 98/2011), il Governo italiano prevede che il requisito anagrafico per il pensionamento sara' pari ad almeno 67 anni per uomini e donne nel 2026. Sono gia' stati rivisti i requisiti necessari per l'accesso al pensionamento di anzianita'. Tali requisiti aumenteranno gradualmente fino ad arrivare a regime a partire dal 2013. Questi requisiti sono in ogni caso agganciati in aumento all'evoluzione della speranza di vita. La delega fiscale e assistenziale previdenziale Il provvedimento di iniziativa governativa e' gia' all'esame del Parlamento e sara' approvato, entro il 31 gennaio 2012, quindi con tempi compatibili all'emanazione dei provvedimenti delegati entro il 2012. Comunque, anche al fine di accrescere la fiducia degli investitori, nel rispetto del percorso di risanamento programmato, il Governo ha fornito, con la Legge 148 del 14 settembre 2011, le risorse che saranno reperite con l'esercizio della delega per la riforma dei sistemi fiscale e assistenziale sulla base degli attuali regimi di favore fiscale e delle sovrapposizioni fra agevolazioni e conseguenti inefficienze ad oggi individuate. Tali risorse ammontano ad almeno 4 miliardi di euro nell'anno 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20 miliardi di euro annui a decorrere dal 2014. Contestualmente, per dare massima garanzia sul rispetto dei saldi e' stata introdotta una clausola di salvaguardia. La clausola prevede che, in caso di ritardo nell'attuazione della delega oltre il 30 settembre 2012, le agevolazioni fiscali vigenti saranno ridotte del 5% per l'anno 2012 e del 20% a decorrere dal 2013. In alternativa, anche parziale, si e' stabilita la possibilita' di disporre con decreto del Presidente del consiglio, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, la rimodulazione delle aliquote delle imposte indirette, inclusa l'accisa. In breve, qualora la delega non fosse esercitata entro il 30 settembre 2012 o le nuove disposizioni fiscali e assistenziali non siano in grado di garantire un sufficiente effetto positivo sul deficit (almeno 4 miliardi nel 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire dal 2014), si avra' una riduzione automatica delle agevolazioni fiscali che garantira' comunque il raggiungimento degli obiettivi di risparmio. Viceversa, se la delega verra' esercitata entro il termine e le nuove disposizioni garantiranno effetti di risparmio almeno pari a quelli previsti, non si procedera' dunque al taglio automatico delle agevolazioni. Le dismissioni Entro il 30 novembre 2011, il Governo definira' un piano di dismissioni e valorizzazioni del patrimonio pubblico che prevede almeno 5 miliardi di proventi all'anno nel prossimo triennio. Previo accordo con la Conferenza Stato-Regioni, gli enti territoriali dovranno definire con la massima urgenza un programma di privatizzazione delle aziende da essi controllate. I proventi verranno utilizzati per ridurre il debito o realizzare progetti di investimento locali. La razionalizzazione della spesa pubblica Il Governo ribadisce l'impegno a definire entro il 31 dicembre 2011 il programma per la riorganizzazione della spesa previsto dalla Legge 14 settembre 2011, n. 148, in particolare per quanto riguarda: l'integrazione operativa delle agenzie fiscali; la razionalizzazione di tutte le strutture periferiche dell'amministrazione dello Stato e degli enti della previdenza pubblica in modo da creare sinergie e ottimizzare l'uso delle risorse; il coordinamento delle attivita' delle forze dell'ordine; la razionalizzazione dell'organizzazione giudiziaria nel suo complesso in modo da accelerare i tempi della giustizia civile; e la riorganizzazione della rete consolare e diplomatica. Il Governo attuera' i primi interventi dal 1 gennaio 2012 e dara' conto dei progressi realizzati con cadenza trimestrale. Debito pubblico Entro il 31 dicembre 2011, il governo affidera' l'elaborazione di un piano organico per l'abbattimento del debito attraverso anche le dismissioni ad una commissione ristretta di personalita' di prestigio, in collaborazione con gli enti territoriali e con le principali istituzioni economiche e finanziarie nazionali ed internazionali. Il costo degli apparati istituzionali Il Governo riconosce la necessita' di rafforzare gli interventi volti a ridurre i costi degli apparati istituzionali. In particolare, verra' perseguita entro il 2012, una razionalizzazione e soppressione delle provincie e la riallocazione delle funzioni delle Province alle Regioni o ai Comuni, in modo da assicurare un significativo snellimento dei relativi apparati burocratici e degli organi rappresentativi. Verra' rafforzato il regime di incompatibilita' fra le cariche elettive ai diversi livelli di governo. Il pareggio di bilancio Il disegno di legge di riforma della Costituzione in materia di pareggio di bilancio e' gia' all'esame della Camera dei Deputati. L'obiettivo e' quello di una sua definitiva approvazione entro la meta' del 2012. Con le modifiche introdotte con la Legge n.39/2011 alla "Legge di contabilita' e finanza pubblica (L. 196/2009) e' stata rivista la normativa relativa alle coperture finanziarie delle leggi a vantaggio del rafforzamento della relativa disciplina fiscale. In particolare, per la copertura degli oneri correnti della legge di stabilita' e' stata circoscritta la possibilita' di utilizzare il miglioramento del risparmio pubblico, escludendo la possibilita' di finanziare con tali risorse nuove o maggiori spese correnti. Definire le ulteriori misure correttive eventualmente necessarie Il Governo monitorera' costantemente l'andamento dei conti pubblici. Qualora il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi il Governo interverra' prontamente. L'utilizzo del Fondo per esigenze indifferibili sara' vincolato all'accertamento, nel giugno del 2012, di andamenti dei conti pubblici coerenti con l'obiettivo per l'indebitamento netto del prossimo anno.
D. CONCLUSIONI Siamo sicuri che, con l'impegno di tutti, scaturito dalla consapevolezza che ci troviamo a fronteggiare problemi che riguardano l'intera Unione e la tenuta stessa della moneta comune, dunque problemi non circoscrivibili a questa o quella debolezza o forza nazionali, consegneremo ai giovani un'Europa piu' forte e piu' coesa.
mercoledì 26 ottobre 2011
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