sabato 6 novembre 2010

Alla fine i nodi vengono al pettine, anche per il sultano d’occidente Silvio Berlusconi.

Il governo ha organizzato a Milano la Conferenza Nazionale della Famiglia che si svolgerà dall’8 al 10 novembre. I punti all’ordine del giorno sono certamente importanti, ma in realtà l’appuntamento è stato concepito come l’ennesima passerella in cui lanciare promesse roboanti che non verranno mai realizzate.

Peccato che a scompaginare ogni piano sia giunta come un fulmine a ciel sereno la dichiarazione del Forum delle famiglie, l’organizzazione che riunisce le tante associazioni del settore. Il presidente del forum ha mandato a dire al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che la sua presenza alla Conferenza non sarebbe opportuna, ma anzi sarebbe imbarazzante, perché rischierebbe di spostare l’attenzione su altre questioni. Il riferimento alle vicende della vita privata del premier è palese.


Il fatto che gli stessi che organizzarono il famoso Family Day del 2007 e che in questi anni sono stati tra i principali sostenitori del premier, ora gli voltino le spalle in maniera clamorosa dimostra l’ampiezza dell’isolamento e della crisi di questo governo giunto ormai al capolinea.


Poiché non sono una ipocrita, come è capitato altre volte in passato, anche in questa occasione non condivido pienamente la posizione espressa dal forum delle famiglie.


Che Silvio Berlusconi produca sulle famiglie italiane lo stesso effetto che la kriptonite produce su Superman non c’è dubbio. Ma prima che per i suoi comportamenti privati, che una volta divenuti pubblici possono legittimamente essere sottoposti ad un giudizio etico e morale, il premier doveva essere invitato ad astenersi dal partecipare alla Conferenza sulla famiglia per le politiche realizzate dal suo governo.


Delle tante roboanti promesse lanciate in quel lontano family day, nessuna è stata realizzata in questi anni di governo. Sono state invece costantemente e consistentemente tagliate risorse alle politiche della famiglia, come dimostra anche l’ultima finanziaria attualmente all’esame della Camera.


Consentire a Silvio Berlusconi di salire sul palco della conferenza per sfoderare l’ennesimo sorriso magico ( che negli ultimi tempi ricorda sempre più quello degli alligatori dei cartoni della Disney), e lanciare altre vuote promesse sarebbe una colossale inaccettabile presa in giro per le famiglie italiane sulla base delle politiche non realizzate in questi anni.

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