TORINO - Fiat Group Automobiles ha disdetto, dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e "ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto" in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. Lo si apprende da fonti sindacali. L'azienda si rende disponibile a "promuovere incontri finalizzati a realizzare accordi uguali e migliorativi rispetto a quelli attualmente vigenti". È questo il contenuto della comunicazione inviata dalla direzione generale del Lingotto ai sindacati. La disdetta, secondo l'azienda, è una conseguenza dell'entrata in vigore dell'accordo di primo livello 1che sarà operativo dal 1 gennaio 2012. Accordo che, a questo punto, verrà esteso a tutti gli stabilimenti.
Maurizio Landini, segretario della Fiom annuncia "azioni legali e denunce". "Andremo avanti comunque per difendere gli interessi dei lavoratori", ha aggiunto il responsabile del sindacato metalmeccanici della Cgil.
''La decisione della Fiat evidenzia la necessità di rompere i residui indugi e realizzare al più presto e comunque prima del 31 dicembre il contratto nazionale per i lavoratori dell'auto''. Così il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo ha commentato la disdetta degli accordi sindacali. ''Il rischio - aggiunge - è che in assenza di questo, la più grande azienda italiana proceda ad un regolamento unilaterale che sarebbe la vera fine delle relazioni sindacali nel Paese'', conclude.
La data del primo gennaio 2012 corrisponde anche a quella dell'uscita ufficiale del gruppo Fiat dalla Confindustria. (21 novembre 2011)
lunedì 21 novembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento