venerdì 25 novembre 2011

Con i tre milioni di euro risparmiati ogni anno non si risolveranno certo i problemi economici del nostro paese, ma è un segnale minimo di riscatto dei cittadini contro la casta: il collegio dei questori della Camera presieduto da Francesco Colucci (deputato nella VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIV, XV, XVI legislatura, cioè praticamente non si è mai mosso da Montecitorio negli ultimi 40 anni, navigando tra prima, seconda e terza repubblica) ha finalmente deliberato la fine dello sperpero del ristorante della Camera, con i suoi prezzi superscontati e i camerieri in livrea.
Dopo le innumerevoli denunce sui costi supereconomici dei ristoranti della Camera, del ristorante del circolo ricreativo Montecitorio riservato ai deputati, qualcosa finalmente si muove.
Dal 1 gennaio 2012 il ristorante si trasforma in self-service, come una normale mensa aziendale, con l'obiettivo di pareggiare i conti tra incassi e spese, in modo da non dover pagare noi cittadini anche una parte del conto del pranzo e delle cene dei deputati.

Probabilmente i questori vogliono evitare la sovrapposizione che invece si è creata al Senato dove è ormai particolarmente diffuso l' imboscamento dei senatori nella mensa aziendale dei dipendenti, per aggirare gli aumenti fissati da quest'anno.

Succederà davvero? Non ci resta che aspettare il 1 gennaio per scoprirlo.

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