mercoledì 6 luglio 2011

ROMA, 5 LUG - Fare una consultazione tra gli iscritti portando solo un documento, pur approvato dal direttivo, che rappresenta un solo punto di vista, quello del si', "non e' una pratica particolarmente democratica". Cosi', il leader della Fiom, Maurizio Landini, replica alla proposta portata dal leader della Cgil, Susanna Camusso, al direttivo della Confederazione sull'ipotesi di accordo sui contratti e la rappresentanza del 28 giugno Accordo su cui "noi confermiamo il nostro giudizio negativo", aggiunge Landini, evidenziando, inoltre, "l'interpretazione" dello statuto sulla scelta di far pronunciare soltanto i lavoratori iscritti alla Cgil per i quali si applicano "i contratti legati a Confindustria", lasciando fuori, quindi, per esempio, i pensionati ed i lavoratori del pubblico impiego. Comunque "visto che e' stato indicato che ci sara' una consultazione tra gli iscritti, noi per rispetto del nostro statuto organizzeremo un referendum in tutte le fabbriche metalmeccaniche per permettere a tutti di esprimersi. Noi chiediamo che i lavoratori debbano essere messi nella condizione di conoscere tutti i punti di vista diversi che esistono". Se il direttivo non decidera' in questo senso "ci riserveremo di valutare cosa fare", conclude il numero uno dei metalmeccanici della Cgil.

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