Come un fulmine a ciel sereno è piombato oggi un annuncio di Pietro Ciucci, presidente dell'Anas: "Un primo tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e il Grande raccordo anulare di Roma dovrebbero essere compresi nella lista delle tratte di strade e autostrade Anas a pedaggio". Inoltre ha annunciato che presto ci sarà un decreto del governo che metterà pedaggi su 1200 dei 1300 chilometri gestiti dall'Anas. Una prima tranche di pedaggi sarà attivata a partire dal primo maggio.
Queste dichiarazioni hanno sollevato l'ira del Presidente della Provincia di Roma, Luca Zingaretti - subito seguito dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno - che ha dichiarato la sua opposizione a qualsiasi pedaggio sulla circonvallazione romana e ha minacciato ricorso al Tar, nel caso il progetto diventasse realtà, come già fatto nell'estate del 2010. Anche il Codacons è della stessa opinione e ha minacciato il ricorso ai tribunali. Federconsumatori ed Adusbef mettono l'accento sul fatto che trasformare una arteria di grande traffico come la Salerno-Reggio Calabria in una strada a pagamento avrebbe serie ripercussioni sul costo del trasporto e quindi aumenterebbe l'inflazione.
Dopo alcune ore, sulla vicenda è intervenuto il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che in una nota ha smentito Ciucci: "Sul pedaggiamento di alcune tratte autostradali gestite da Anas è in corso un approfondimento, tenendo conto anche delle istanze degli enti locali e in particolare di coloro che utilizzano le autostrade con frequenza, per motivi di lavoro o per collegamenti nell'ambito urbano. Dopo questa fase si procederà a redigere il testo definitivo del Decreto del presidente del consiglio che in atto è in elaborazione". Se solo si mettessero d'accordo...
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