Il condannato che parla. E non è un simpatico significato della smorfia
napoletana, bensì il senatore (ancora per poco) Berlusconi. Domenica
scorsa è salito sul palco, chiaramente abusivo, accolto al grido “ duce,
duce” e con le bandiere di forza Italia ritornate di moda. Per
ringraziare il suo esercito radunatosi, neanche tutto, sotto palazzo
Grazioli per mostrare la vicinanza al padrone in questo momento triste,
strappalacrime. E il Cavaliere ci sa fare. Come sempre. Dismette i panni
dello statista insofferente al dolore, alle intemperie e ai comunisti.
Non ha più quella veemenza di un giaguaro con ancora tutte le macchie, e
che per di più ha azzannato lo smacchiatore. Abbandona anche la sua
consueta misericordia che gli permise di perdonare il “lanciatore del
duomo”. Ma questa volta è troppo, anche per lui. Sale sul palco, perinde
ac cadaver, e ribadisce (minaccia?) di restare qui, deve solo scegliere
tra Rebibbia e Regina Coeli. Già nel 2003 dichiarò la sua assoluta
fiducia nella magistratura. “Questi giudici sono doppiamente matti! Per
prima cosa, perchè lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque.
Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere
delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono
antropologicamente diversi dal resto della razza umana”. Come vuoi che
uno così non sia uno stinco di santo. E i suoi soldati ne sono convinti,
ma non perché hanno letto le carte processuali, già è molto che
leggano, ma perché non sanno neanche di che reato è stato condannato.
Sanno solo che ha tolto l’ ICI e che Ruby è la nipote di Mubarak( lui
non sanno chi sia). Il resto non importa. Allora tra signore che
difendono “ Berluscono” e combattono “ Grilli”, ad innalzare il livello
gnoseologico ci pensa l’ onorevole Santanchè :"Sia chiaro, niente
arresti domiciliari o servizi sociali. Berlusconi andrà in carcere. Gli
italiani devono sapere che si mette in carcere un uomo come Silvio
Berlusconi”. Nonostante la perversione molto fetish di verderlo ai
servizi sociali, innalza il livello di fiducia e di contentezza degli
italiani. Era ora. Anche perché sappiamo da tempo chi è quel
delinquente, piuttosto la domanda è un’ altra: come fa un evasore ad
essere ancora un politico ? E per chi sostiene che non si possano
esautorare 9 milioni di elettori dal Parlamento, bisogna ricordare che
se votano un evasore è colpa loro, la prossima volta votassero un
incensurato (difficile trovarlo) così saranno rappresentati nelle
Camere. Ma questo è nulla in confronto alla Mussolini che con la sua
consueta eleganza esprime il suo “““pensiero”””, meglio la sua nova
collezioni di magliette. Dopo con orgoglio dalla parte sbagliata, ciao
nonno, il diavolo veste prodi , questa volta “ c’ hann scassat o’ cazz”.
Lo stesso stato d’ animo che provano molti italiani nei confronti di
questa gente. Nonostante l’ intervento degli amici di una vita, quelli
che nel momento del bisogno ci sono sempre, come il Nipote secondo cui
“Governo delle larghe intese senza alternative, siamo a un passo dalla
fine della crisi”, questa volta la ribalta del Pd arriva, finalmente
dopo tre settimane di silenzio, da Matteo Renzi. Proprio lui che fino a
poco tempo fa sosteneva l’ eleggiblità di Berlusconi dato che lo è stato
fino a Febbraio. Forse serviva la sentenza della cassazione per fargli
capire che la legge si applica. O più semplicemente si inizia a
respirare aria di campagna elettorale. E nonostante dica di essere il
primo tifoso del governo Letta, in pieno stile trasformista, passa da
essere il ponte tra centrodestra e centrosinistra a bolscevico puro "Le
sentenze si rispettano e la legge è uguale per tutti.” Anche se poi in
piena ecstasy si è lasciato sfuggire “Il Pd deve salvare l'Italia" al
limite tra minaccia e supercazzola. Comunque sia con scappellamento a
destra. Dato che fino a prova contraria il Pd ha sempre salvato la il
Pdl. La stessa Santanchè continua:"O la grazia o cade il governo". “C’
hann scassat o’ cazz”.
sabato 10 agosto 2013
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