sabato 10 agosto 2013

Il condannato che parla. E non è un simpatico significato della smorfia napoletana, bensì il senatore (ancora per poco) Berlusconi. Domenica scorsa è salito sul palco, chiaramente abusivo, accolto al grido “ duce, duce” e con le bandiere di forza Italia ritornate di moda. Per ringraziare il suo esercito radunatosi, neanche tutto, sotto palazzo Grazioli per mostrare la vicinanza al padrone in questo momento triste, strappalacrime. E il Cavaliere ci sa fare. Come sempre. Dismette i panni dello statista insofferente al dolore, alle intemperie e ai comunisti. Non ha più quella veemenza di un giaguaro con ancora tutte le macchie, e che per di più ha azzannato lo smacchiatore. Abbandona anche la sua consueta misericordia che gli permise di perdonare il “lanciatore del duomo”. Ma questa volta è troppo, anche per lui. Sale sul palco, perinde ac cadaver, e ribadisce (minaccia?) di restare qui, deve solo scegliere tra Rebibbia e Regina Coeli. Già nel 2003 dichiarò la sua assoluta fiducia nella magistratura. “Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perchè lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana”. Come vuoi che uno così non sia uno stinco di santo. E i suoi soldati ne sono convinti, ma non perché hanno letto le carte processuali, già è molto che leggano, ma perché non sanno neanche di che reato è stato condannato. Sanno solo che ha tolto l’ ICI e che Ruby è la nipote di Mubarak( lui non sanno chi sia). Il resto non importa. Allora tra signore che difendono “ Berluscono” e combattono “ Grilli”, ad innalzare il livello gnoseologico ci pensa l’ onorevole Santanchè :"Sia chiaro, niente arresti domiciliari o servizi sociali. Berlusconi andrà in carcere. Gli italiani devono sapere che si mette in carcere un uomo come Silvio Berlusconi”. Nonostante la perversione molto fetish di verderlo ai servizi sociali, innalza il livello di fiducia e di contentezza degli italiani. Era ora. Anche perché sappiamo da tempo chi è quel delinquente, piuttosto la domanda è un’ altra: come fa un evasore ad essere ancora un politico ? E per chi sostiene che non si possano esautorare 9 milioni di elettori dal Parlamento, bisogna ricordare che se votano un evasore è colpa loro, la prossima volta votassero un incensurato (difficile trovarlo) così saranno rappresentati nelle Camere. Ma questo è nulla in confronto alla Mussolini che con la sua consueta eleganza esprime il suo “““pensiero”””, meglio la sua nova collezioni di magliette. Dopo con orgoglio dalla parte sbagliata, ciao nonno, il diavolo veste prodi , questa volta “ c’ hann scassat o’ cazz”. Lo stesso stato d’ animo che provano molti italiani nei confronti di questa gente. Nonostante l’ intervento degli amici di una vita, quelli che nel momento del bisogno ci sono sempre, come il Nipote secondo cui “Governo delle larghe intese senza alternative, siamo a un passo dalla fine della crisi”, questa volta la ribalta del Pd arriva, finalmente dopo tre settimane di silenzio, da Matteo Renzi. Proprio lui che fino a poco tempo fa sosteneva l’ eleggiblità di Berlusconi dato che lo è stato fino a Febbraio. Forse serviva la sentenza della cassazione per fargli capire che la legge si applica. O più semplicemente si inizia a respirare aria di campagna elettorale. E nonostante dica di essere il primo tifoso del governo Letta, in pieno stile trasformista, passa da essere il ponte tra centrodestra e centrosinistra a bolscevico puro "Le sentenze si rispettano e la legge è uguale per tutti.” Anche se poi in piena ecstasy si è lasciato sfuggire “Il Pd deve salvare l'Italia" al limite tra minaccia e supercazzola. Comunque sia con scappellamento a destra. Dato che fino a prova contraria il Pd ha sempre salvato la il Pdl. La stessa Santanchè continua:"O la grazia o cade il governo". “C’ hann scassat o’ cazz”.

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