domenica 19 febbraio 2012

Come tutti gli umani anche i datori di lavoro e i superiori non sono tutti degli stinchi di santo

Con una scusa potrai essere licenziato se:

1) sciopererai contro l’azienda o per il contratto ( i precari non scioperano mai pena il mancato rinnovo)

2) Sei donna e vuoi fare più di un figlio (ricordiamoci dei licenziamenti in bianco fatti firmare dalle giovani donne)

3) Ti ammali di una patologia invalidante e hai ridotto le tue capacità lavorative

4) Passi un periodo di vita difficile e non dai il massimo

5) Hai acciacchi ad una certa età che riducono le tue prestazioni (ed è molto probabile con l’allungamento dell’età lavorativa voluta dal Suo governo

6) Sei “antipatico” al proprietario o ad un capo che ti mettono a fare lavori meno qualificati e umilianti (mobbing)

7) Chiedi il rispetto delle norme sulla sicurezza (nei luoghi di lavoro dove non esiste l’articolo 18 gli infortuni gravi e i casi mortali sono molti di più)

8) Rivendichi la dignità di lavoratore, di uomo e donna.

9) Sei politicamente scomodo (ricordiamoci dei licenziamenti e dei reparti confine degli anni 50 e sessanta)

10) Non ci stai con i superiori

11) Contesti l’aumento del ritmo di lavoro

12) T’iscrivi ad un sindacato vero (su 1000 lavoratori richiamati alla FIAT di Pomigliano non uno è iscritto alla FIOM)

13) Appoggi una rivendicazione salariale o di miglioramento delle condizioni di lavoro

14) Fai ombra al superiore e se pensa che sei più bravo di lui e puoi prenderne il posto (a volte comandano più del proprietario)

15) Hai parenti stretti con gravi malattie e hai bisogno di lunghi permessi

16) Non sei più funzionale alle strategie aziendali

17) Reagisci male ad un’offesa di un superiore

18) Dimostri anche allusivamente una mancanza di stima verso il capo e il proprietario

Ne avrei altre ma sono 18 come l’articolo che volete abolire o stravolgere.

Molte di queste situazioni le ho toccate con mano nei miei quarant’anni di lavoro in fabbrica e alcune altre riportate dalla stampa

Se il Presidente Monti e la Ministra Fornero rispondono in merito a quanto ho scritto spiegando ai lavoratori italiani cosa faranno contro queste potenziali discriminazioni, mi convinceranno sull’abolizione dell’articolo 18.

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