Dopo i blitz contro l'evasione, i blitz contro il lavoro nero. Questa è la proposta che il segretario generale Susanna Camusso ha rivolto al governo. L'esecutivo si è preso la responsabilità di «interventi molto visibili sull'evasione fiscale come nel caso di Cortina. Ora mi piacerebbe che facesse una clamorosa ispezione per far emergere il lavoro nero», ha detto Camusso spiegando che il lavoro nero è l'altra faccia dell'evasione, con il 17-20% di fatturato del Paese. «È noto», ha detto a margine di un convegno dell'Anm (associazione nazionale magistrati) «alle nostre amministrazioni: il lavoro nero sta spesso in appalti e subappalti».
ANCORA IN DIFESA DELL'ART. 18. La leader Cgil è poi tornata a difendere l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e ha ribadito che «la norma che prevede il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo non si tocca. L'unica cosa da toccare», ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso nel suo intervento a un convegno dell'Associazione nazionale magistrati, «sono i tempi certi della giustizia». Camusso ha ribadito la sua contrarietà alle teorie secondo le quali l'intervento sull'articolo 18 contribuirebbe alla crescita del Paese. Sempre il 17 gennaio ha inoltre avuto il primo contatto con il presidente dell'Autorità di Garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse.
martedì 17 gennaio 2012
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