Fiat/ Landini (Fiom) : pronti a denunciare Marchionne
Manifestazione nazionale l'11 febbraio a Roma. Quattro ore di sciopero a gennaio. Raccolta firme per un referendum abrogativo dell'accordo che cancella il contratto nazionale. Minaccia di denunciare la Fiat e Sergio Marchionne alla magistratura. Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, intervistato da Affaritaliani.it, annuncia le iniziative per il prossimo anno del sindacato dei metalmeccanici della Cgil.
"Abbiamo già deciso una grande manifestazione nazionale a Roma sabato 11 febbraio. Ma anche per la difesa del contratto, della democrazia e del lavoro. E abbiamo intenzione di presentare delle proposte per uscire dalla precarietà di riforma degli ammortizzatori sociali", spiega Landini.
"Abbiamo anche deciso un pacchetto di quattro ore di sciopero a gennaio per fare assemblee in tutti i luoghi di lavoro in tutta Italia e, per quello che riguarda in specifico Fiat, è partita tra i lavoratori prima di Natale una raccolta di firme per chiedere un referendum abrogativo dell'accordo che cancella il contratto nazionale. In due giorni e mezzo sono già state raccolte più di 10mila firme e questa iniziativa proseguirà anche nella prima settimana di gennaio".
Ma non finisce qui. "Il 14 del prossimo mese poi faremo l'assemblea nazionale che vede la partecipazione di tutti i delegati e le delegate del gruppo Fiat e stiamo già nominando le nostre Rsa (i nostri delegati), facendoli votare ai lavoratori e nominandoli, e qualora la Fiat non volesse riconoscerci questo nostro diritto costituzionale, alla luce anche della sentenza di Torino che ha condannato per comportamento anti-sindacale la Fiat a Pomigliano, naturalmente agiremo per vie legali. Il 10 gennaio, infine, faremo una riunione del nostro organismo dirigente, che si chiama Comitato Centrale, per valutare quello che sta avvenendo: oltre alla Fiat, c'è l'accordo separato in Fincantieri ma soprattutto c'è quest'ulteriore intesa separata fatta da Fim e Uilm con Federmeccanica, che estende le normative della Fiat anche alla componentistica auto e che quindi rende evidente l'attacco definitivo che c'è al contratto nazionale di lavoro".
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