«Noi
in tempi non sospetti, a giugno dello scorso anno e cioè prima della
campagna elettorale, abbiamo fatto un'iniziativa per chiedere che i
partiti tornino a rappresentare il lavoro.
Credo che nel
nostro paese in questi ultimi vent'anni il lavoro non sia stato
rappresentato sul piano politico. Lo denunciamo da un po' di tempo e che
ci sia questo bisogno è evidente. Perché il punto è rappresentare il lavoro nelle sue forme attuale, il lavoro precario.
Il successo del Movimento 5 stelle è una spia di quanto i partiti
tradizionali rappresentino poco il lavoro, la realtà. Per esempio, è
assurdo che Marchionne annunci di poter vendere asset per comprare
Chrysler nel silenzio totale della politica.
La politica deve
tornare ad avere capacità e rappresentanza, abbiamo una crisi enorme e
ritardi, serve un piano straordinario di investimenti e un nuovo modello
di produzione. Siccome sono anni che non si investe, l'esistenza del
sistema industriale si giocherà adesso.
Sono questioni che
vanno oltre chi sarà il nuovo leader, penso che la personalizzazione
della politica abbia fatto perdere di vista i problemi reali».
lunedì 29 aprile 2013
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