lunedì 29 aprile 2013

«Noi in tempi non sospetti, a giugno dello scorso anno e cioè prima della campagna elettorale, abbiamo fatto un'iniziativa per chiedere che i partiti tornino a rappresentare il lavoro.

Credo che nel nostro paese in questi ultimi vent'anni il lavoro non sia stato rappresentato sul piano politico. Lo denunciamo da un po' di tempo e che ci sia questo bisogno è evidente. Perché il punto è rappresentare il lavoro nelle sue forme attuale, il lavoro precario.

Il successo del Movimento 5 stelle è una spia di quanto i partiti tradizionali rappresentino poco il lavoro, la realtà. Per esempio, è assurdo che Marchionne annunci di poter vendere asset per comprare Chrysler nel silenzio totale della politica.

La politica deve tornare ad avere capacità e rappresentanza, abbiamo una crisi enorme e ritardi, serve un piano straordinario di investimenti e un nuovo modello di produzione. Siccome sono anni che non si investe, l'esistenza del sistema industriale si giocherà adesso.

Sono questioni che vanno oltre chi sarà il nuovo leader, penso che la personalizzazione della politica abbia fatto perdere di vista i problemi reali».

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