martedì 5 giugno 2012
- Sesto San Giovanni (Mi),, 05 giu - "Anche le lavoratrici e i lavoratori della Lombardia sono stati colpiti dal terremoto. Nel mantovano le scosse dei giorni scorsi hanno danneggiato oltre 300 aziende. Si tratta di imprese del settore industriale, non solo metalmeccanico. Per i lavoratori e le lavoratrici che non possono più lavorare a causa del danneggiamento dei capannoni e che non possono ricorrere alla Cassa integrazione ordinaria è previsto il ricorso alla Cassa integrazione guadagni in deroga (che aiuta anche apprendisti, somministrati, lavoratori piccole imprese dell’artigianato e del commercio, cooperative di servizi, avventizi, stagionali, lavoratori che non hanno le 90 giornate di anzianità aziendale). Una soluzione che permette alle aziende di abbattere i costi del personale che, nel periodo di ricostruzione, non può essere impiegato e che assicura una protezione sociale ai lavoratori che, diversamente, rischierebbero di perdere il posto di lavoro. Il ricorso alla Cassa in deroga, però, prevede di norma che i soldi non vengano anticipati dall’Inps. Si tratta quindi di un aiuto che rischia di rivelarsi inefficace in un momento di emergenza come questo" Lo dichiara in un comunicato Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia – chiede che la Cassa in deroga venga anticipata in tempi rapidi dall’Inps a tutti i lavoratori che ne hanno diritto. Chiediamo che si faccia come in alcune province dell’Emilia- Romagna”. Una soluzione, secondo Rota, “di certo non risolutiva ma necessaria per dare una mano alle lavoratrici e ai lavoratori che sono in difficoltà anche a causa della perdita o dell’inagibilità della casa”.
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