venerdì 28 giugno 2013

mercoledì 26 giugno 2013

Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa vecchi.
Senti senti senti cosa stanno combinando in Brasile...Protestano per l'aumento dei biglietti dei tram...e noi ? Quando scenderemo in piazza ? Solamente dopo che ci avranno tolto le mutande (di pezza)

Chi ti fa pesare il costo dell'abito che porta ... non lo sa portare
È duro non riuscire a fare una cosa. Ma non tentare nemmeno è sicuramente peggio

martedì 25 giugno 2013

Il superfluo dei ricchi dovrebbe servire al necessario dei poveri e invece il necessario dei poveri serve al superfluo dei ricchi.

lunedì 24 giugno 2013

Per farsi dei nemici, non è necessario essere in guerra. Basta dire quello che si pensa.

M.L.King
Un uomo non dovrebbe mai camminare con tale impeto da lasciare tracce così profonde che il vento non possa cancellare.
La terra è sacra. Queste parole sono al centro del vostro essere. La terra è nostra madre, i fiumi sono il nostro sangue. Quando ci portano via la nostra terra noi moriamo,cioè l'indiano che è in noi muore.

venerdì 14 giugno 2013



Gruppo Marcegaglia: è necessario aprire un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico

Sesto San Giovanni, 11 giugno 2013
Gruppo Marcegaglia: è necessario aprire un tavolo al
 Ministero dello Sviluppo  Economico

Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia e 
responsabile sindacale per la Fiom Cgil
dei rapporti con il gruppo Marcegaglia, interviene in seguito 
alle dichiarazioni dell'assessore
regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina 
Aprea che, in risposta all'interrogazione presentata dal 
consigliere Pietro Foroni e da altri quattro consiglieri, 
ha assicurato che la situazione dello stabilimento di 
Graffignana (Lodi) del Gruppo Marcegaglia verrà portata 
all'attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Apprendiamo che anche la Regione Lombardia, così 
come aveva già fatto la Regione Piemonte con l'assessore 
al Lavoro Claudia Porchietto, ha intenzione di portare
la questione Marcegaglia all'attenzione del Ministero. 
Ricordiamo che in Lombardia non c'è solo lo stabilimento 
di Graffignana ad essere in difficoltà. Anche lo stabilimento 
Marcegaglia del Contino, in provincia di Mantova, ha infatti 
dovuto, per la prima volta da quando ha aperto, fare ricorso 
alla cassa integrazione ordinaria.
Da diverse settimane la Fiom chiede di aprire un tavolo al 
Ministero per capire quali siano le intenzioni del Gruppo 
Marcegaglia. Il tavolo serve perché la crisi non può essere 
gestita azienda per azienda ma a livello di gruppo. A questo 
proposito si ricorda che a Fontanafredda, in provincia di 
Pordenone, sono appena stati annunciati 100 esuberi su 
un totale di 240 lavoratori. Non capiamo perché da parte 
di Fim e Uilm non ci sia la volontà di un'azione unitaria”.
Rota spiega poi che in questi giorni il gruppo Marcegaglia 
ha inaugurato, secondo quanto riportato dai giornali, un 
hotel con un investimento di 20 milioni di euro. 
“Il Gruppo Marcegaglia trova le risorse per un investimento 
nel campo nel settore turistico ma non per gli stabilimenti 
industriali, nonostante l'aumento degli esuberi e della 
cassa integrazione. E' evidente che sia quanto mai 
necessaria e urgente una discussione al Ministero dello 
Sviluppo Economico”.
COMUNICATO FIOM
  
Indesit. Fim, Fiom, Uilm:
 “Non condivisibile l'ipotesi
 di ridimensionamento e 
delocalizzazione avanzata 
dall'Azienda. Continua lo 
stato di agitazione: altre 
16 ore di sciopero entro giugno”

Le Segreterie nazionali dei sindacati 
dei metalmeccanici Fim-Cisl, 
Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso 
oggi il seguente comunicato.

Il 4 giugno 2013 la Direzione della Indesit SpA 

ha comunicato a Fim, Fiom, Uilm nazionali e ai
 rappresentanti dei lavoratori di volere adottare
 un piano industriale che riorganizzerebbe 
profondamente le attività produttive del Gruppo, 
potenziando ed estendendo quelle realizzate 
in paesi “low cost” – Polonia e Turchia –
 e riducendo in modo consistente quelle italiane 
con la chiusura di due impianti produttivi, uno 
in provincia di Caserta e un altro nell’area fabrianese, 
in provincia di Ancona.”
Fim, Fiom e Uilm ritengono tale piano insostenibile 
sia dal punto di vista industriale, sia dal punto di 
vista sociale in quanto:
  • ridimensiona l’industria manifatturiera
     nazionale;
  • produce rilevanti ed immediati effetti 
    negativi anche sui distretti industriali cresciuti 
    intorno a Indesit;
  • penalizza un indotto che rappresenta 
    una vera eccellenza del tessuto industriale italiano;
  • comprime ulteriormente gli occupati in 
    un momento già tanto difficile per il nostro Paese.”
Nel corso degli ultimi anni, l'Indesit ha chiuso 
gli impianti produttivi di Refrontolo (Treviso), 
Brembate (Bergamo) e None (Torino), dove 
lavoravano complessivamente oltre mille persone.
 Il fatto che questo sia avvenuto con accordi 
sindacali, che hanno puntato all’adozione di politiche 
attive del lavoro per tutelare lavoratori e territori 
interessati, non rende meno evidente e grave né il 
progressivo disimpegno industriale in Italia, né il 
fatto che oltre trecento lavoratori siano a tutt’oggi privi 
di occupazione.”
Fim, Fiom e Uilm nazionali ritengono che la fase 
economica, le caratteristiche dei territori sui 
quali la presenza di Indesit è rimasta, il 
rischio di desertificazione industriale progressiva,
non consentano né di condividere, né di accettare
l’ipotesi di delocalizzazione produttiva e di
ridimensionamento industriale e occupazionale 
avanzata da Indesit.”
Per queste ragioni hanno sostenuto ogni iniziativa 
di lotta fino ad oggi promossa dalle Organizzazioni 
sindacali locali e dalle Rsu degli stabilimenti italiani 
del Gruppo per contrastare il piano, e 
sosterranno il proseguimento della mobilitazione 
locale e nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori, 
con l'obiettivo di convincere il Gruppo Indesit e 
la famiglia Merloni a rivedere i propri progetti, 
a ritrovare nel proprio essere una grande 
azienda italiana, che all’Italia deve le sue origini 
e il suo successo, le ragioni per modificare le proprie 
scelte industriali, continuando ad investire nel 
nostro Paese, per il futuro dell'industria italiana 
e per un lavoro stabile, qualificato e radicato nel 
territorio.”
La realizzazione dell'obiettivo di un nuovo piano 
industriale della Indesit, a partire dal Piano 
Italia condiviso in sede ministeriale in data 
7 dicembre 2010, in grado di garantire un adeguato 
livello di investimenti in nuovi prodotti e nei 
processi produttivi e il mantenimento delle produzioni 
e dei livelli occupazionali rappresentano oggi la 
priorità per le lavoratrici e i lavoratori, per i 
territori interessati e per la salvaguardia del 
settore elettrodomestico in Italia. Cosi come 
è prioritaria la salvaguardia del reddito di quei 
lavoratori - di Refrontolo, Brembate e None - 
per i quali, ad oggi, con lo strumento delle 
politiche attive, non è stato realizzato un risultato in 
termini di rioccupazione.”
Fim, Fiom, Uilm nazionali, le strutture di Fim, 
Fiom, Uilm territoriali interessate e il 
Coordinamento Rsu degli stabilimenti Indesit 
decidono di continuare lo stato di agitazione 
in tutti gli stabilimenti e proclamano ulteriori 
16 ore di sciopero da svolgersi nel mese di 
giugno con modalità articolate in tutte le 
 realtà e con manifestazioni territoriali nelle 
Marche ed in Campania, a sostegno del 
confronto con la Direzione aziendale di 
Indesit che Fim, Fiom e Uilm chiederanno 
di avviare tempestivamente.”
Le iniziative territoriali dei prossimi 
giorni avranno l’obiettivo di modificare 
i programmi aziendali, coinvolgendo attivamente 
i Sindaci, le Istituzioni provinciali e i Presidenti 
delle Regioni Marche e Campania affinché 
sostengano la vertenza sindacale finalizzata a
mantenere le attività produttive e difendere il lavoro.”
Fim, Fiom, Uilm nazionali si attiveranno inoltre, 
da subito, nei confronti del Ministro dello 
Sviluppo economico per chiedere l'interessamento 
del Governo sulla vertenza Indesit e 
azioni concrete con scelte di politica 
industriale riguardo al settore per 
salvaguardia delle produzioni e dell’occupazione.”
Inoltre, le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, 
in tempi brevi, definiranno le iniziative 
necessarie e utili a tutto il settore elettrodomestico 
per preparare una iniziativa nazionale a tutela 
del settore nei confronti del Governo.”

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Roma, 11 giugno 2013

LANDINI :"Non so voi...ma quando mi parlano di presidenzialismo e di istituzioni da riformare io mi incazzo !! Abbiamo già una Costituzione. Basta applicarla"...
Piombino 10 giugno 2013


mercoledì 12 giugno 2013

mercoledì 5 giugno 2013

Attendetevi che i fiumi scorrano all' incontraio
allo stesso modo che ogni uomo nato libero
sia contento d' essere rinchiuso entro limiti precisi
senza la libertà di andare dove vuole.


E' con profondo rammarico e commozione che il Basket Bancole comunica la scomparsa del mitico Osvaldo Senesi.
Osvaldo Senesi rimane ancora oggi il nostro allenatore più longevo, restò infatti con noi per oltre un decennio e fu colui che incise maggiormente nello strutturare tecnicamente il GS. Basket Bancole.
La società e tutti i suoi componenti porgono le più sentite condoglianze ai familiari di Osvaldo stringendosi in un sentito metaforico abbraccio.
Uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.



C'è solo una cosa più grande dell'amore per la Libertà,
l'odio per chi la toglie.
"L'Italia è il paese dove si è sempre verificato
questo fenomeno curioso:
gli uomini politici, arrivando al potere,
hanno immediatamente rinnegato
le idee e i programmi d'azione propugnati
da semplici cittadini
Quando le leggende muoiono,
muoiono anche i sogni.
E quando non ci sono sogni, non c'è più grandezza.
Gli spiriti liberi non sono fatti per essere domati..
Hanno bisogno di restare liberi finchè non trovano qualcuno altrettanto selvaggio con cui correre.
Ti diranno che non ce la farai mai....Un motivo in più per non arrenderti mai
Non dare l'anima a chi ti promette il paradiso....ma dalla a chi ti seguirebbe anche all'inferno!
Se potessi offrirti, stamani, il regalo più prezioso
sarebbe il tempo senza inizio e senza fine.
La ricerca della verità è più pericolosa del suo possesso

sabato 1 giugno 2013


Quando sarai pronto a morire sarai grande abbastanza per vivere.
Le parole hanno un valore e un potere che spaventa.
Gli alberi sono le grandi colonne verdi del mondo. Quando tutti saranno abbattuti il cielo cadrà sopra di noi
La solitudine più devastante non si avverte quando siamo da soli............ Ma quando ci troviamo con altre persone. Persone che ci guardano, ma senza vederci. Che ci sentono, ma senza ascoltarci. O peggio, che ci giudicano, ma senza conoscerci