sabato 30 marzo 2013

Dobbiamo sempre volare bassi. Anche nei momenti di giusta euforia, non dobbiamo MAI dimenticarci di quanto i momenti neri ci hanno aiutato a crescere

“Come l’albero non finisce
con le punte delle sue radici o dei suoi rami,
e l’uccello non finisce
con le piume e col suo volo,
e la terra non finisce
con i suoi monti più alti,
così anch’io non finisco
con le mie braccia, i miei piedi, la mia pelle,
ma mi espando di continuo
con la mia voce e il mio pensiero,
oltre ogni spazio e ogni tempo,
perché la mia anima è il mondo.”

(Poesia di Norman H. Russel, Cherokee)
Senza una via seguo l'istinto, il cuore è la bussola mia...
è nei giorni più buii che lascio la mia anima volare...
tra colori, profumi, catturo l'immutabile canto della libertà pura...
nell'assoluto silenzio io fragile guerriero, nell'infinito cielo...
coloro il mio domani...



domenica 24 marzo 2013

Un paese dove 4 mafiosi scendono in piazza a manifestare a favore del loro capo, mafioso pure lui, non e' più' un paese democratico, ma un regime dove il più' forte vuole avere sempre ragione

Si può essere felici, se non tutti lo sono ?



sabato 9 marzo 2013

Nella giornata di venerdì 8 marzo è stato reso noto un nuovo effetto collaterale del viagra. Trattasi di "uveite", ovvero un infiammazione che colpisce in modo bilaterale gli occhi causando, nel peggiore dei casi per chi ne fa uso eccessivo, un ispessimento del cristallino che provoca irritazione, lacrimazione e fotobia. In pratica anzichè fare venire duro "l'arnese" fa indurire l'occhio.
Mi hanno proposto un'alleanza, ma loro sono morti! Non hanno capito di avere a che fare con qualcosa di completamente diverso da un partito.
Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati....... chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. sono loro i responsabili!
Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro.
Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento..mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito... . E' un movimento che non può essere fermato.... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta.. noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..."

Adolf Hitler Election Speech 1932
Se desideraste vederlo/sentirlo in un più ampio originale:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=KqBEJweLV5s
Fa riflettere.
non conosco il tedesco ma mi fido
TI AMO IN 4 IDIOMI DI NAZIONI DI' NATIVI AMERICANI

Lakota- Techihhila -

Navaho - Ayor anos' ni -

Moawk - Konoronhkwa -

Hopi - Nu umi unangwa' ta

giovedì 7 marzo 2013

Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male.
Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio.

(Hernan Huarache Mamani) ♥ Pontiac ♥
Se vuoi convertire i tuoi sogni in realtà, dovrai imparare a conoscere te stesso. Quanto più ti conoscerai, tanto più ti avvicinerai a ciò che desideri ottenere. Quanto più ti conoscerai, più ti amerai. E solo nel momento in cui ti amerai davvero, potrai condividere il tuo amore con gli altri.

Hernàn Huarache Mamani ♥ pontiac ♥

mercoledì 6 marzo 2013


LE DONNE nella cultura
dei Nativi d’America
In quasi tutte le tribù native americane, le
donne erano il motore economico della tribù e
garantivano il buon andamento
della vita quotidiana.
In alcune tribù come gli Apache la famiglia era matriarcale.
I loro compiti erano innumerevoli: scuoiavano
animali, affumicavano la carne,
confezionavano tutti gli indumenti, anche i mo
cassini, erano espertissime conciatrici di
pelli: riuscivano a renderla morbida come un
tessuto (una donna riusciva a conciare 4 pelli
di montone all’anno), e poi
raccoglievano la frutta, pestavano il mais e il miglio,
cucinavano, montavano e smontavano le tende,
e, naturalmente, accudivano i figli.
Le donne Native avevano molta cura dei loro piccoli
e non si limitavano ad assicurare loro
la sopravvivenza: facevano di tutto per
rendere la vita bella e piacevole.
Per quanto riguarda i piccoli del il popolo delle
Pianure, probabilmente nessuna infanzia è
stata più felice : non c’erano bambini più coccolati,
viziati, protetti e liberi.
Senza scuola, senza orari, senza disciplina
convenzionale.. i bambini attraverso il gioco
apprendevano le arti, la tecnica, le
tradizioni, la cultura collettiva.
Ed erano tutte le donne della tribù a pr
endersi cura del bambino, fino alla sua
adolescenza.
Le donne erano anche quelle che massaggiavano
i bambini più volte
al giorno soprattutto
nei gelidi inverni delle pianure,
erano quelle che per riparare i piccoli dal gelo, usavano il
grasso di bisonte, e che pensavano a raccogl
iere il muschio fresco e assorbente che
fungeva da pannolino per
i più piccoli.
Erano ancora le donne a realizzare (di solito
durante la gravidanza) e a servirsi poi,
caricandoli poi sulle spalle, bellis
simi porta-enfant di morbida pelle
di cerbiatto arricchita di
piccolissime perline multicolori.
Tra le puerpere c’era molta solidarietà: se
una non aveva abbastanza latte per nutrire il
proprio bambino, ce n’era sempre un’ altr
a che ne aveva in eccesso e che fungeva da
balia.
La sera, per far addormentare i piccoli
cantavano lunghe nenie.
Per i problemi meno
importanti, come coliche o dolori
per la dentizione, erano sempre
le donne a fungere da
pediatre e curare il bambino con
erbe medicinali, (gli
analgesici più usati erano la salvia e
le foglie di salice).
Il cibo era sempre pronto e abboddante, conservato cotto in modo da poter essere servito
in qualsiasi momento. Infatti non era destinato
soltanto al consumo della famiglia, ma di
chiunque arrivasse, forestieri o parenti.
Nella vita sociale dei Nativi il saper preparare
e servire il cibo era molto importante.
Attraverso l’offerta e la condivisione del cibo,
si rinsaldavano i vincoli tra l’uomo di famiglia
sia con i capi del gruppo, che con i parenti della moglie.
Tutti i compiti delle donne erano
considerati onorevoli e dignitosi
. Nessun lavoro era
ritenuto servile .
In effetti le donne erano oggetto di premure
e di attenzioni: a cominciare dal mattino
quando il marito spazzolava
i capelli alla moglie
(con una coda di porcospino attaccata
ad un impugnatura decorata),
le faceva le trecce e le dipingeva il viso
(se dopo divenne
una questione di moda, all’inizio questo comincio'
per il fatto che molte donne Lakota
avevano una carnagione bellissima e molto delicata
che mal sopportava il vento caldo e il
sole bruciante delle pianure).
Il matrimonio
era tenuto in grande considerazione
presso i Lakota
La celebrazione (se così si può chiamare)
consisteva nel fatto che il fidanzato andava a
prendere la ragazza nel tepee dove
alloggiava con la sua famiglia
e la portava nella loro
tenda (preparata precedentemente
dalle donne imparentate
con la sposa).
Lei dava subito dimostrazione di essere a casa
sua: accendeva il fuoco al centro della
tenda, sedendosi al posto della moglie
a destra del focolare, di
fronte si sedeva il marito,
nel posto proprio del capofamiglia.
Senza altre formalità erano marito e moglie.
Il matrimonio doveva essere consenziente, poteva
esserci un accordo tra la famiglia di lei
e quella dello sposo oppure si
poteva fuggire mettendo entrambe le famiglie di fronte al
fatto compiuto o ancora, in casi estremi,
la donna veniva rapita direttamente, senza
perdere tempo.
Anche se spesso si creavano chiacchiere
e “inciuci”, non appena la sposa rimaneva
incinta, tutto si
metteva a tacere.
Una madre conquistava automaticamente
il massimo del rispetto collettivo.
La professione di madre
era tenuta in grande considerazione e rispetto al punto che nel
momento in cui la donna si rendeva conto di
essere incinta, troncava i rapporti sessuali
con il marito (cosa che non creava tensioni
né contrasti: le premure dello sposo
rimanevano immutate).
Una volta avuto il bambino, i genitori
si preoccupavano di non
metterne in cantiere un altro
almeno fino a quando il precedente non avesse
raggiunto l’età di 5-6 anni in modo che
potesse avere tutte le attenzioni possibili
e che la donna non si stancasse troppo.
La moglie non prendeva il nome del marito né del suo clan.
I bambini appartenevano al clan della madre.
Se la cerimonia del matrimonio
era piuttosto semplice e diretta,
il corteggiamento
era
invece un rito lungo e complicato: un metodo molto
diffuso era quello di mettersi sulla via
dell’acqua e aspettare che le donne passassero
per attingere l’acqua o per lavare i panni,
afferrare il lembo della sottana o colpirla
a distanza con dei sassolini.
Se lei rallentava il passo significava che il
corteggiatore aveva il permesso di affiancarsi e
parlarle, se non era interessata lo avrebbe ignorato .
Altro tipo di corteggiamento era
quello della coperta: i corteggiatori
si presentavano dopo il
tramonto davanti al tepee
della famiglia di lei e chiedevano
di sedersi
accanto alla
ragazza, avvolgendola nella coperta.
Se lei gradiva, la conversazione si prolungava,
e non era raro che ci fosse qualche
“approfondimento” reciproco
della conoscenza del corpo dell’altro.
Ma sempre da seduti. Era vietato
sdraiarsi sotto la coperta.
Se lei non gradiva, il corteggiatore
veniva congedato in fretta.
La violenza sulle donne esisteva, ma era molto
rara, forse anche perché la vendetta da
parte della vittima era piuttosto dura e definitiva:
Le donne Lakota, addestrate fin da piccole
all’arte della macellazione, maneggiavano
il coltello con molta facilità.
Si può immaginare come potessero usare ques
t’abilità...ma questa pratica non conveniva
a nessuno: la donna che riusciva a compiere
questa vendetta era tenuta a mantenere
l’uomo castrato fino alla sua morte.
Per il divorzio nessun ricatto,
nessuna spesa e nessuno avvocato: così come l’entrata
della donna sanciva il suo ruolo
di sposa, l’uscita dal tepee con le proprie masserizie
significava la rottura
del legame matrimoniale.
Al marito non restava altro che “suonare il tam
buro”: si portava al centro
dei cerchi di
tende e gridava “questa donna non è più mia. Chi la vuole se la prenda” .
Se era la moglie a essere stanca del marito
lo buttava semplicemente fuori dal tepee e,
se voleva, accoglierci un altro uomo
non doveva dare nessuna spiegazione.
Nessun “
avvocato
” neanche per la spartizione dei beni
: giacché la terra non apparteneva a
nessuno, non c’erano né terre né proprietà
da dividere. Semplicemente alla donna
spettavano oltre la tenda (che già era sua), un
cavallo da carico, tutte le suppellettili
domestiche, tutti i coltelli tranne
quelli da caccia e tutte
le pelli che aveva conciato durante
la vita matrimoniale (tranne quelle conciate
esclusivamente per il marito).
A lui spettavano il piumaggio, le armi, i cavalli da caccia e da guerra.
Neanche troppe storie per l’affidamento dei figli:
I piccoli, quelli
che ancora dovevano
arrivare alla pubertà, restavano con la
madre, i più grandicelli andavano col padre.
In genere i divorzi erano dovuti ai tradimenti, ma
se un marito infedele non poteva essere
punito dalla propria donna (che aveva
solo il diritto di andare in
collera e di divorziare), per
una donna infedele la punizione era
peggiore: al primo tradimento il marito aveva il diritto
di tagliarle una treccia (due se era particolarmente geloso). Invece quando una donna era considerata Frivola o ..... Li veniva mozzato il naso ma' no in tutte le Nazioni Native perlopiu' nelle Nazioni delle Praterie e in alcune bande Apache
L’uomo in teoria poteva avere più
mogli ma erano casi rarissimi.
E se succedeva era soltanto se la prima moglie
era anziana e lui un guerriero ricco con
molti cavalli.
Era costretto infatti a mantenere tutti i parenti
delle varie mogli. Avere
molte mogli era
anche un investimento economico: se una donna
da sola conciava 4 pelli l’anno, più
donne, naturalmente, avrebbero
conciato più pelli.
Le donne lakota erano di solito
silenziose e riservate e in
genere non partecipavano alla
vita pubblica, ma
una donna anziana e saggia o che aveva mostrato un particolare coraggio, poteva diventare parte del consiglio tribale. ♥ Pontiac ♥

lunedì 4 marzo 2013

LANDINI: ''PURTROPPO GRILLO SUI SINDACATI LA PENSA COME MARCHIONNE...''
"Se Grillo vuole davvero essere utile al paese, proponga una legge sulla rappresentanza, invece di ragionare come Marchionne...". Stoccata della Fiom al M5S. ''Sarebbe utile che Grillo non arrivasse a ragionamenti simili a quelli di Marchionne. Lasci che siano i lavoratori a scegliere i propri sindacati e, se davvero vuol dare un contributo per rendere più democratico il nostro paese, quando andrà in Parlamento faccia una legge sulla rappresentanza". Lo ha detto il segretario della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici, Maurizio Landini. Landini ha parlato nella "terra Natale" del guru del Movimento 5 Stelle, che ha attaccato recentemente i sindacati dicendo che andrebbero eliminati, come i partiti. "Grillo- ha aggiunto Landini - dovrebbe ricordarsi, anche per le origini che ha dichiarato di avere, che i sindacati dei lavoratori sono stati un baluardo della democrazia in questo paese. Se c'è una costituzione fondata sul lavoro è proprio perché il lavoro ha avuto la possibilità di esprimersi, difendendo la democrazia in questo paese e permettendo a tutti, anche a Grillo, di dire le cose che sta dicendo, di fare le battaglie che sta facendo. Non credo - ha concluso - che oggi il vero obiettivo in questo paese possa essere la cancellazione dei sindacati".
TUTTO E' UN CERCHIO - Alce Nero, Oglala Lakota.

Voi avete notato che ogni cosa fatta da un Indiano è in un cerchio. Questo succede perché il Potere dell'Universo agisce secondo dei cerchi e ogni cosa tende ad essere rotonda. Nei tempi antichi, quando eravamo un popolo forte e felice, ogni nostro potere derivava dal cerchio sacro della Nazione e per tutto il lungo periodo in cui non venne spezzato, il nostro popolo prosperò...

Tutto ciò che il Potere del Mondo compie è realizzato in un cerchio. Il cielo è rotondo e io ho sentito dire che la terra è rotonda come un pallone e che anche tutte le stelle lo sono. Il vento, al colmo del suo furore, forma dei vortici. Gli uccelli costruiscono i loro nidi facendoli a cerchio perché hanno la nostra stessa religione. Il sole sorge e tramonta disegnando un cerchio. La luna fa lo stesso ed entrambi sono rotondi. Persino le stagioni, nel loro alternarsi, formano un grande cerchio e tornano sempre al punto di partenza.


Intervista a Maurizio Landini di Repubblica, clicca per vedere il video
MAURIZIO LANDINI:
La Fiat ha deciso di lasciare a casa i 19 lavoratori della Fiom a Pomigliano, pur garantendogli lo stipendio.

Pagare le persone perché non lavorino è una doppia
offesa alla dignità delle persone, sia di chi vuole lavorare sia di chicerca lavoro. Quello della Fiat è un atto di arroganza, uno schiaffo alla dignità di questo paese.

La Fiom è pronta a mettere in campo tutte le azioni giuridiche e sindacali per impedire il perdurare di una situazione non più accettabile.

Gli Indiani e l'Esercito

Maurizio Landini
Berlusconi, lei non può continuare a dare la colpa agli altri; è lei che ha governato più di ogni altro negli ultimi anni, eppure siamo primi in Europa per evasione, con i salari più bassi a livello europeo e con il tasso di precarietà più alto, per non parlare dei livelli di disoccupazione. E cosa fa? Propone il condono tombale, che è uno schiaffo a chi paga e a chi cerca lavoro.

Berlusconi, se l'evasione fiscale è salita quando lei era al Governo, forse qualcosina lei c'entra.

«Togliete a un essere umano la dignità del suo lavoro e del suo operare: lo avrete in pugno e potrete fare di lui ciò che vorrete».
http://www.fiom.cgil.it/ccnl/industria/2013/riconquistareilcontratto/accordi.htm

Landini vs berlusconi alla trasmissione leader della Annunziata

Se dovessi dare un consiglio a Bersani gli direi che la fase dei professori universitari l'abbiamo già avuta, sarebbe utile che ora si rappresentassero gli interessi delle persone che lavorano.

(Maurizio Landini) **


Flavio Tranquillo & Federico Buffa - Finals 1998, Game 6: Karl Malone & ...

FIAT: LANDINI, A POMIGLIANO VIOLAZIONE PRINCIPI COSTITUZIONE

Il leader della Fiom, Maurizio Landini.davanti ai cancelli dello stabilimento Fiat di Pomigliano D'Arco (Napoli) per esprimere solidarieta' ai 19 lavoratori che ricevono lo stipendio ma non possono accedere ai loro posti di lavoro, 6 febbraio 2013 ANSA/CIRO FUSCO ANSA
clicca  QUI' per vedere il video di Landini

Intervento Maurizio Landini.mov

Intervento Mirco Rota.mov

PER TUTTI COLORO CHE NON AVESSERO COMPRESO BENE LA LEGGE PORCELLUM.
PER QUANTO RIGUARDA LA CAMERA IL PARTITO CHE TOTALIZZA PIÙ VOTI OTTIENE UN PREMIO DI MAGGIORANZA E VA DIRETTAMENTE AL 55% DEI SEGGI, GLI ALTRI SI DIVIDONO I RIMANENTI SEGGI IN MANIERA PROPORZIONALE. RESTANO ESCLUSI TUTTI I PARTITI CHE CORRONO DA SOLI E CHE STANNO SOTTO IL 4% E TUTTI I PARTITI CHE, PUR STANDO IN COALIZIONI CHE SUPERANO IL 20%, TOTALIZZANO MENO DEL 2%

IL SENATO VIENE ASSEGNATO IN SENSO SU BASE REGIONALE.
IL PARTITO CHE TOTALIZZA PIÙ VOTI IN UNA DATA REGIONE PRENDE IL 55% DEI SEGGI DI QUELLA REGIONE, GLI ALTRI SI DIVIDONO I RESTANTI IN MANIERA PROPORZIONALE.
LO SBARRAMENTO È ALL'8%
Cazzo....ma è lampante.....Ecco perchè non può andare in galera.....C'è già stato un Silvio che ha scritto "Le mie prigioni" Lui non può arrivare secondo!!!!!!!



il prossimo che si lamenta dopo aver gioito per il risultato odierno gli do un calcio nei coglioni




Ci sono personaggi, e istanti, della vita che non si possono cancellare. Tornano sempre ad attraversarti dal di dentro, con intensita' sempre più' forte.

A Francesco (in qualsiasi cielo tu sia)
Sono andato alla fine della terra,
sono andato alla fine del cielo,
sono andato alla fine delle acque,
sono andato alla fine delle montagne.

Non ho trovato nessuno che non fosse mio amico.

Ma il mio nemico continuava a rincorrermi alle spalle.

(Navajo)

sabato 2 marzo 2013

Calma il battito del mio cuore
acquietando la mia mente.

Rallenta il mio passo frettoloso
con la visione delle eterne distese del Tempo.

Dammi in mezzo alla confusione
la calma stabilità delle montagne millenarie.

Spezza la tensione dei miei nervi
con la serena musica del canto dei fiumi.

Insegnami l'arte di rallentare il mio ritmo
per osservare un fiore.

Ricordami ogni giorno
la favola della lepre e della tartaruga
si che io possa imparare che nella corsa
non sempre vince il più veloce,
e che nella vita si può fare qualcosa
di meglio che aumentare la propria velocità.

Che io levi lo sguardo alla forte quercia
e sappia che essa è cresciuta lentamente
rispettando i ritmi della vita.

Ispirami ad affondare le mie radici
nel suolo dei valori durevoli
affinchè io possa innalzarmi verso le stelle
del mio più grande destino.

MANFRIN GIORGIO -indiani d'America (playlist)

MANFRIN GIORGIO -indiani d'America (playlist)

http://www.sentierorosso.com/

Indiani d'America "I Dieci Comandamenti"

O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti ed il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami. Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole. Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare tra le cose belle e fà che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.
Fà che le mie mani rispettino ciò che Tu hai creato, e le mie orecchie siano acute nell'udire la Tua voce.
Fammi saggio, così che io conosca le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico: me stesso.
Fà che io sia sempre pronto a venire da Te, con mani pulite ed occhi diritti, così che quando la vita svanisce, come la luce al tramonto, il mio spirito possa venire a te senza vergogna.