martedì 1 gennaio 2013
Il Presidente Napolitano ha concluso la
legislatura con un altro grave atto contro la democrazia. Già era
successo con la nomina a Senatore a vita di Monti il giorno prima di
dargli l'incarico di capo di Governo. Oggi con la decisione di
sciogliere le Camere e non attendere i primi giorni del 2013, come aveva
chiesto il comitato promotore dei referendum, annulla il valore di
oltre 500.000 firme che erano già state
raccolte. Migliaia di banchetti, migliaia di persone che al freddo hanno
dedicato il loro tempo libero e il loro impegno, annullati in un
minuto. Il popolo italiano non potrà quindi pronunciarsi per abolire
l'art 8 e ripristinare art 18. La responsabilità di tutto questo è di
Napolitano e di tutti partiti che hanno sostenuto Monti che non hanno
speso una parola per garantire questo diritto democratico.
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