Roma, 11 ago - Che in Italia si lavori poco e' un triste luogo comune. Cosi' come l'operosita' dei giapponesi e' un mito da sfatare. Spulciando le rilevazioni dell'Ocse emerge infatti che un italiano lavora in media 1778 ore l'anno, superando di oltre 360 ore i tedeschi e di 278 ore i francesi. Dal 1998 poi lavoriamo piu' ore dei giapponesi che dodici anni fa superavano le 2 mila l'anno ma nel 2010 hanno appena raggiunto a stento la soglia delle 1700 ore.
Anche rispetto a Gran Bretagna e Stati Uniti un italiano lavora di piu'. Negli States la media annua e' inferiore alle 1700 ore, nel Regno Unito si ferma a 1650.
Divario consistente con gli olandesi che lavorano 1377 ore l'anno, ben sotto anche la media dell'area euro che sfiora le 1600 ore l'anno.
Oltre a lavorare molto, in Italia l'incidenza del costo del lavoro sul totale dei costi di produzione e' inferiore rispetto ai principali partner. Nell'economia italiana l'incidenza e' del 73,4% nel 2009 (ultimi dati disponibili diffusi dall'Ocse), in Germania il costo del lavoro pesa per il 76,2% sul totale e in Francia sfiora l'80% mentre negli Stati Uniti e' all'82%.
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