martedì 31 maggio 2011

22 maggio 2011 Il candidato del centrosinistra ha 53 mila fan su Facebook e così ha riempito le piazze. Il sindaco uscente e Berlusconi si affidano agli old media, alla tv che il Cavaliere capì prima di tutti. Ma i tempi sono cambiati e anche la comunicazione. 17 minuti a reti unificate forse non bastano più. Per la prima volta in Italia la partita tra televisione e internet sembra giocarsi alla pari. Tanto che internet è addirittura in vantaggio. Succede a Milano, in campagna elettorale. Da un lato ci sono gli “old media” e i grandi mezzi di Letizia Moratti e Silvio Berlusconi. Dall’altro, a scommettere sulla Rete con un metodo e una fiducia sconosciuti all’Italia fino a oggi, sono Giuliano Pisapia e il suo staff. Scioccato dal risultato del primo turno, il presidente del Consiglio ha provato un ritorno alle origini: poche tasse, paura dei comunisti, e tantissima televisione. 17 minuti a reti “unificate”, raccontando – tra l’altro – il terrore che attraversa Milano per la paura dei centri sociali che andrebbero al potere assieme a Pisapia. Anche Letizia Moratti, per mille ragioni, dovrebbe trovarsi meglio in tv che sulla Rete, a dispetto dello “scivolone” su “Pisapia Ladro”. La batosta elettorale di una settimana fa deve aver comunque smosso qualche riflessione nel mutevole staff del sindaco. Il restyling internet è piuttosto evidente: sia sui siti istituzionali e personali che sulle pagine dei social network e di Facebook in particolare. La sindaco Letizia Moratti si è insomma accorta che internet esiste, nella città più cablata del mondo. Certo è che recuperare terreno a Pisapia con la sola forza della volontà e dei mezzi adesso è davvero difficile. Il candidato del centrosinistra e quelli che lo sostengono esistono davvero su Internet, e da un pezzo. La sua pagina fan su Facebook mette in fila 53.432 fan, cresciuti progressivamente, regolarmente e poi esponenzialmente, con la calma che può permettersi chi ha iniziato una campagna elettorale quasi un anno fa. È con i social network che Pisapia ha riempito la piazza della Stazione Centrale con un grande concerto a pochi giorni dal primo voto. È con Facebook che ha fatto seppellire di risate chi lo descrive come un pericolo pubblico, a cominciare da Red Ronnie, vicinissimo al sindaco e – guarda caso – uomo di Tv una volta popolarissimo tra i giovani. I ragazzi di Pisapia fanno sempre tutto in fretta, piuttosto bene e sono assai motivati. Hanno del resto i tempi di reazione di uno stuolo di ragazzi che, in rete, ci vive: qui leggono, guardano la tv, perdono tempo, scrivono e comunicano, pensano, ridono, formano e diffondono “opinione”. È solo così che si capisce come ha fatto un distinto signore di 62 anni come Pisapia a sfidare addirittura i grillini sui tasti “gioventù” e “internet”, cioè i loro. Resta chiaro un fatto: se Pisapia vincerà domenica non sarà “merito di internet”. Sarà perché un pezzo di paese consistente e rilevante non pensa di rinnovare fiducia a Silvio Berlusconi; sarà perché questo scatenarsi di promesse improvvise da Milano e da Roma a tanti potrebbe sapere di disperazione, più che non di forza; sarà per tanti ragioni di cui, comunque finirà, avremo modo di riparlare. Internet però, per la prima volta, è un campo di battaglia vero, credibile, e alla sua importanza di colpo tutti credono: perché ha contribuito in modo sensibile a un risultato a sorpresa. È vero infatti che la società è ancora tanto più grande della Rete. Ma è anche vero che a Milano, in questa città da sempre avanguardia dei cambiamenti italiani, la Rete si fa sentire ogni giorno di più ad ogni livello di discussione. Proprio qui, nella Milano di Cologno Monzese e di Milano 2, qualcuno capì prima di tutti come fare televisione commerciale. Son passati trent’anni: sarebbe anche ora, in effetti, di inventarsi qualcosa di nuovo.

Nessun commento: