martedì 31 maggio 2011
Nel piccolo centro termale, dove la comunità straniera è molto forte, sono stati stampati volantini in rumeno dove il Carroccio chiede il voto agli immigrati. Il fara dai ball - per questi tre giorni - è accantonato. Poi tornerà, come sempre Dal “fora di ball” ad un volantino interamente in rumeno dove si promette casa e lavoro in cambio del voto. Succede a Salsomaggiore Terme dove, il prossimo fine settimana, andranno a ballottaggio i due candidati a sindaco, la Democratica Anna Rosa Ceriati ed il leghista Giovanni Carancini. Ed è proprio il nome di quest’ultimo che è apparso su migliaia di volantini che in questi giorni stanno facendo il giro della nota stazione termale. Il contenuto? A una prima occhiata, difficile a dirsi, visto che il testo è tutto in rumeno. Ma dopo una semplice traduzione, il volantino – che mette in bella mostra i simboli di Pdl e de La Destra di Storace – recita così: “Il voto è un vostro diritto, usatelo. Vota Carancini, siamo per riconoscere i diritti fondamentali a ogni persona, come il diritto al lavoro, alla ricerca di soluzioni abitative, alla salute e all’istruzione e in particolare alla vita sociale e civile di Salsomaggiore. Aiutaci a risolvere i problemi della comunità a cui appartieni”. Insomma, la Lega strizza l’occhio alla comunità rumena alla ricerca di voti nelle urne dopo dure campagne condotte contro “lo straniero”: “Dicono che se vince Pisapia, Milano si trasforma in una zingaropoli – scherza il segretario provinciale del Pd di Parma, Roberto Garbi - ma qui non siamo certo noi a flirtare con i rumeni”. La Ceriati grida quindi al “doppiogiochismo del centrodestra per una manciata di voti” ma dalle segreterie di Pdl, Lega e La Destra prendono tutti le distanze da quel volantino: “Se è stato fatto dai miei, è stato fatto alle mie spalle – chiarisce Carancini, di lunga militanza leghista e con incarichi ed assessorati sparsi per tutto il parmense – perché comunque è un’idea balzana nonostante io sia amico dei rumeni e so per certo che alcuni di loro mi votano e mi apprezzano”. Rimane quindi l’incognita su chi abbia commissionato i volantini e sulla effettiva strategia politica del centrodestra nei riguardi di una comunità, quella rumena appunto, molto numerosa in provincia di Parma. Sta di fatto, comunque, che questo weekend Salsomaggiore sceglierà il suo prossimo sindaco e la Lega nord stacca di quasi 17 punti percentuali il Partito democratico.
ROMA - Bersani risponde a tono alle dichiarazioni di Berlusconi, che ieri a Porta a Porta ha definito «senza cervello» gli elettori di De Magistris a Napoli. Il segretario del Pd, arrivando all'assemblea di Confindustria questa mattina, ha usato parole forti contro il premier. «Il paese è nelle mani di un irresponsabile, perchè con i problemi che abbiamo non si possono aizzare le tifoserie e suscitare risse - ha detto Bersani - Chi ha un po' di buonsenso bisogna ce lo metta. Non si può mica finire a botte». «Senza cervello? No, voleva dire senza capelli», ha scherzato l'ex ministro.
Dopo il ballottaggio, ha aggiunto Bersani, «bisognerà guardare la realtà e il centrosinistra è pronto a discutere sulla manovra». «Dopo i ballottaggi spero di discutere sulla situazione economica del Paese - ha detto - qui la situazione è seria. L'Italia purtroppo ha perso più di altri e stiamo rimontando meno degli altri Paesi. Il punto è come faremo a pagare il debito? Avendo un debito così grande questa è al domanda che si pongono i mercati».
«Aver negato questa situazione è stato un guaio - ha aggiunto Bersani - ci ha impedito di avere capacità di reazione. Ora si profila l'esigenza di una manovra - ha proseguito - Quali idee hanno in tasca? Continuiamo con i tagli lineari senza crescere? Noi abbiamo qualche idea e vorremmo discuterne».
Dopo il ballottaggio, ha aggiunto Bersani, «bisognerà guardare la realtà e il centrosinistra è pronto a discutere sulla manovra». «Dopo i ballottaggi spero di discutere sulla situazione economica del Paese - ha detto - qui la situazione è seria. L'Italia purtroppo ha perso più di altri e stiamo rimontando meno degli altri Paesi. Il punto è come faremo a pagare il debito? Avendo un debito così grande questa è al domanda che si pongono i mercati».
«Aver negato questa situazione è stato un guaio - ha aggiunto Bersani - ci ha impedito di avere capacità di reazione. Ora si profila l'esigenza di una manovra - ha proseguito - Quali idee hanno in tasca? Continuiamo con i tagli lineari senza crescere? Noi abbiamo qualche idea e vorremmo discuterne».
"Mi dispiace perchè questa gara tra Pisapia e la Moratti, ed anche tra il centrosinistra ed il centrodestra, è diventata una gara impari. Il Pdl ha sequestrato tutte le televisioni, ma nonostante ciò noi siamo in vantaggio, la Lega e il Pdl hanno dato a Pisapia del ladro, del terrorista e del musulmano...lo si attacca perchè vuole costruire una moschea: ma perchè i musulmani non possono pregare? Quelli del centrodestra si professano cristiani, ma in realtà che cristiani sono? Con lo spauracchio del terrore stanno trattando i milanesi come un branco di deficienti e di incapaci...Ah dimenticavo, io voto Pisapia" (Adriano Celentano, questa sera in collegamento telefonico ad Annozero) BUONANOTTE COMPAGNI
22 maggio 2011 Il candidato del centrosinistra ha 53 mila fan su Facebook e così ha riempito le piazze. Il sindaco uscente e Berlusconi si affidano agli old media, alla tv che il Cavaliere capì prima di tutti. Ma i tempi sono cambiati e anche la comunicazione. 17 minuti a reti unificate forse non bastano più. Per la prima volta in Italia la partita tra televisione e internet sembra giocarsi alla pari. Tanto che internet è addirittura in vantaggio. Succede a Milano, in campagna elettorale. Da un lato ci sono gli “old media” e i grandi mezzi di Letizia Moratti e Silvio Berlusconi. Dall’altro, a scommettere sulla Rete con un metodo e una fiducia sconosciuti all’Italia fino a oggi, sono Giuliano Pisapia e il suo staff. Scioccato dal risultato del primo turno, il presidente del Consiglio ha provato un ritorno alle origini: poche tasse, paura dei comunisti, e tantissima televisione. 17 minuti a reti “unificate”, raccontando – tra l’altro – il terrore che attraversa Milano per la paura dei centri sociali che andrebbero al potere assieme a Pisapia. Anche Letizia Moratti, per mille ragioni, dovrebbe trovarsi meglio in tv che sulla Rete, a dispetto dello “scivolone” su “Pisapia Ladro”. La batosta elettorale di una settimana fa deve aver comunque smosso qualche riflessione nel mutevole staff del sindaco. Il restyling internet è piuttosto evidente: sia sui siti istituzionali e personali che sulle pagine dei social network e di Facebook in particolare. La sindaco Letizia Moratti si è insomma accorta che internet esiste, nella città più cablata del mondo. Certo è che recuperare terreno a Pisapia con la sola forza della volontà e dei mezzi adesso è davvero difficile. Il candidato del centrosinistra e quelli che lo sostengono esistono davvero su Internet, e da un pezzo. La sua pagina fan su Facebook mette in fila 53.432 fan, cresciuti progressivamente, regolarmente e poi esponenzialmente, con la calma che può permettersi chi ha iniziato una campagna elettorale quasi un anno fa. È con i social network che Pisapia ha riempito la piazza della Stazione Centrale con un grande concerto a pochi giorni dal primo voto. È con Facebook che ha fatto seppellire di risate chi lo descrive come un pericolo pubblico, a cominciare da Red Ronnie, vicinissimo al sindaco e – guarda caso – uomo di Tv una volta popolarissimo tra i giovani. I ragazzi di Pisapia fanno sempre tutto in fretta, piuttosto bene e sono assai motivati. Hanno del resto i tempi di reazione di uno stuolo di ragazzi che, in rete, ci vive: qui leggono, guardano la tv, perdono tempo, scrivono e comunicano, pensano, ridono, formano e diffondono “opinione”. È solo così che si capisce come ha fatto un distinto signore di 62 anni come Pisapia a sfidare addirittura i grillini sui tasti “gioventù” e “internet”, cioè i loro. Resta chiaro un fatto: se Pisapia vincerà domenica non sarà “merito di internet”. Sarà perché un pezzo di paese consistente e rilevante non pensa di rinnovare fiducia a Silvio Berlusconi; sarà perché questo scatenarsi di promesse improvvise da Milano e da Roma a tanti potrebbe sapere di disperazione, più che non di forza; sarà per tanti ragioni di cui, comunque finirà, avremo modo di riparlare. Internet però, per la prima volta, è un campo di battaglia vero, credibile, e alla sua importanza di colpo tutti credono: perché ha contribuito in modo sensibile a un risultato a sorpresa. È vero infatti che la società è ancora tanto più grande della Rete. Ma è anche vero che a Milano, in questa città da sempre avanguardia dei cambiamenti italiani, la Rete si fa sentire ogni giorno di più ad ogni livello di discussione. Proprio qui, nella Milano di Cologno Monzese e di Milano 2, qualcuno capì prima di tutti come fare televisione commerciale. Son passati trent’anni: sarebbe anche ora, in effetti, di inventarsi qualcosa di nuovo.
IL 12 e 13 GIUGNO, VOTA 4 SI !!!!!!!!!!!!!!!!!!
RICORDA CHE ANCHE TU DEVI PUBBLICIZZARE IL REFERENDUM!
Nessun altro lo farà! E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.
Il referendum passa SOLO se viene raggiunto il quorum!
ATTIVATI per uno scopo nobile e disinteressato: informa chiunque conosci !!!!!!
PASSAPAROLA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Il referendum passa SOLO se viene raggiunto il quorum!
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Ehi tu ? si proprio tu che hai fatto la tua campagna combattendo l'immigrazione! Come mai ora che sei dove sei, continuano ad arrivare in massa e non li cacci a calci in culo come hai sempre proclamato. O forse la tua era solo una campagna per prendere voti, e una volta che hai ottenuto la sedia, fai solo i tuoi interessi. Rispondi! Dicevi Roma ladrona, ma ora che sei a Roma te ne guardi bene dal mollare quella sedia
MILANO: BERLUSCONI, SFAVORITI DA MAGGIORE ASTENSIONE MODERATI
...ovviamente...
''Noi siamo stati sfavoriti da una maggiore astensione del popolo dei moderati ed e' da questo dato che noi dobbiamo ripartire. I moderati milanesi se avessero voluto avrebbero potuto scegliere un'alternativa, cioe' il Terzo polo, ma non l'hanno ne' accolta ne' premiata, anzi hanno certificato la sua irrilevanza e hanno confermato saldamente il Popolo della liberta' come prima forza politica del Paese''. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Giornale radio Rai.
''Il risultato di Milano - aggiunge sempre al Gr1 - inaspettato anche considerando tutti i sondaggi da qualunque parte richiesti'' ed ''ha condizionato tutte le analisi e i commenti di un primo turno che invece per il Popolo della liberta' e' stato soddisfacente''.
''I risultati elettorali ognuno li interpreta a proprio piacimento, ma io trovo sinceramente paradossale - sottolinea Berlusconi - che il Partito democratico canti vittoria, visto che ha ottenuto un dato nazionale che non e' certo esaltante: e' sceso al 21,86 per cento con una perdita secca di quasi il 5 per cento rispetto alle precedenti elezioni comunali, rispetto alle politiche ha perso addirittura il 13 per cento''.
...ovviamente...
''Noi siamo stati sfavoriti da una maggiore astensione del popolo dei moderati ed e' da questo dato che noi dobbiamo ripartire. I moderati milanesi se avessero voluto avrebbero potuto scegliere un'alternativa, cioe' il Terzo polo, ma non l'hanno ne' accolta ne' premiata, anzi hanno certificato la sua irrilevanza e hanno confermato saldamente il Popolo della liberta' come prima forza politica del Paese''. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Giornale radio Rai.
''Il risultato di Milano - aggiunge sempre al Gr1 - inaspettato anche considerando tutti i sondaggi da qualunque parte richiesti'' ed ''ha condizionato tutte le analisi e i commenti di un primo turno che invece per il Popolo della liberta' e' stato soddisfacente''.
''I risultati elettorali ognuno li interpreta a proprio piacimento, ma io trovo sinceramente paradossale - sottolinea Berlusconi - che il Partito democratico canti vittoria, visto che ha ottenuto un dato nazionale che non e' certo esaltante: e' sceso al 21,86 per cento con una perdita secca di quasi il 5 per cento rispetto alle precedenti elezioni comunali, rispetto alle politiche ha perso addirittura il 13 per cento''.
Berlusconi al tg ‘Studio Aperto’: “Non consegneremo Milano agli estremisti”
“Non consegneremo Milano agli estremisti”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un passaggio dell’intervista rilasciata a Studio Aperto. “Il vero risultato delle elezioni è il Pdl primo partito”, ha continuato il premier.
Il silenzio post elettorale di Berlusconi è ufficialmente finito oggi. In vista dei ballottaggi per le amministrative, il Cavaliere ha deciso di registrare nel tardo pomeriggio cinque interviste da mandare in onda su altrettanti telegiornali della sera. Il presidente, dopo la clamorosa scoppola elettorale di Milano dove ha dimezzato le preferenze individuali rispetto al 2006, s’appresta a un ritorno a reti unificate nell’agone politico: Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto. Insomma, chi accenderà il piccolo schermo dalle 18.50 alle 21.00, sarà molto difficile che non si imbatta nel mezzobusto del premier.( il fatto quotidiano )
“Non consegneremo Milano agli estremisti”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un passaggio dell’intervista rilasciata a Studio Aperto. “Il vero risultato delle elezioni è il Pdl primo partito”, ha continuato il premier.
Il silenzio post elettorale di Berlusconi è ufficialmente finito oggi. In vista dei ballottaggi per le amministrative, il Cavaliere ha deciso di registrare nel tardo pomeriggio cinque interviste da mandare in onda su altrettanti telegiornali della sera. Il presidente, dopo la clamorosa scoppola elettorale di Milano dove ha dimezzato le preferenze individuali rispetto al 2006, s’appresta a un ritorno a reti unificate nell’agone politico: Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto. Insomma, chi accenderà il piccolo schermo dalle 18.50 alle 21.00, sarà molto difficile che non si imbatta nel mezzobusto del premier.( il fatto quotidiano )
METTETE NEL VOSTRO STATO! NON VI COSTA NULLA! E ANDATE A VOTARE!
Ai referendum il 12 giugno vota SI per dire NO !!!!!!!!
1 - Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.
2 - Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.
3 - Vota SI per dire NO al LEGITTIMO IMPEDIMENTO
RICORDATI CHE DEVI PUBBLICIZZARLO TU IL REFERENDUM... perché non passeranno spot ne' la rai ne' mediaset.COPIA E INCOLLA SULLA TUA BACHECA
Ciao a tutti, confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo. Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure. Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente. Il referendum è evidentemente anche questo! Mariachiara Alberton RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset. Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani: Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone Il referendum non sarà pubblicizzato in TV. Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti. Passaparola!
Ad Annozero i colpi di scena non finiscono mai ma questa volta ad intervenire non è un'autorità politica, ma il molleggiato più famoso d'Italia: Adriano Celentano. La trasmissione , andata in onda ieri in prima serata su rai due, ha trattato sostanzialmente gli argomenti dell' elezioni a Milano e del significato politico della sfida tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Quasi a fine puntata però interviene a sorpresa Adriano Celentano per dire la sua sul "NO al nucleare". "Berlusconi mi è simpatico, però proprio perché è simpatico è pericoloso, perché poi la gente lo vota e lui poi ci fa saltare per aria con le centrali nucleari. E' evidente l'aria di cambiamento che respiriamo -ha proseguito il molleggiato- ma forse la gente ancora non si rende conto della grande opportunità che ha con questi due richiami alle urne, il sindaco e poi il nucleare. Tutti dicono che le cose devono cambiare, che ci vuole un cambiamento. Anche il governo lo dice, ma nessuno dice che a cambiare deve essere proprio lui. Io ho sempre pensato che sul volto di ognuno di noi c'è scritto quello che siamo. Se non sei leale, succede che colpisci un avversario con un'infamia che non ha precedenti. Credo che Pisapia non debba ritirare la querela alla Moratti, perché lui ha già vinto. Ha già vinto in tutti i sensi".
sabato 28 maggio 2011
Sciopero generale/1. Landini (Fiom): “Siamo in presenza di un’emergenza democratica. La riuscita di questa giornata di lotta ci chiede di continuare la battaglia per il lavoro e i diritti”
“Siamo in presenza di un’emergenza democratica.” Lo ha detto Maurizio Landini, Segretario generale della Fiom-Cgil, che ha preso la parola a Reggio Emilia nel corso del comizio con cui si è conclusa la manifestazione provinciale ivi organizzata nell’ambito dello sciopero generale proclamato per oggi dalla Cgil.
“La riuscita dello sciopero generale e la straordinaria partecipazione che si è avuta in ognuna delle decine di piazze in cui si sono svolte oggi le nostre manifestazioni - ha proseguito Landini - ci chiedono di continuare questa battaglia per il lavoro, la democrazia, i diritti nel lavoro e il Contratto nazionale, oltreché per cambiare il Governo di questo Paese e contrastare le azioni confindustriali. Dobbiamo difendere la nostra Costituzione. Occorre rappresentare i giovani e combattere la precarietà. Per questo la Cgil deve offrire un terreno di riunificazione delle lotte e dei diritti nel lavoro.”
“Bisogna combattere - ha sottolineato Landini - la pratica degli accordi separati. Servono un’intesa e una legge sulla rappresentanza. La democrazia, cioè il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di votare in modo libero le piattaforme e gli accordi, è la condizione per ricostruire l’unità sindacale.”
“Il contrasto al progetto della Fiat, che vuole uscire dal Contratto nazionale, cancellando le libertà sindacali - ha detto ancora Landini - continua perché ha un valore generale. Non è accettabile e non è vero che per investire in Italia sia necessario cancellare diritti e contratti e non applicare le leggi. La vicenda Bertone indica un’intelligente capacità dei lavoratori di uscire dal ricatto e di tener aperta e sostenere, insieme alla Fiom e alla Cgil, la lotta per aprire una vera vertenza in Fiat.”
“Denunciamo infine l’assenza - ha concluso Landini - di una politica industriale degna di questo nome, in assenza della quale il nostro sistema produttivo arretra e si corre il rischio di cancellare definitivamente migliaia di imprese e di posti di lavoro.”
martedì 24 maggio 2011
lunedì 16 maggio 2011
domenica 8 maggio 2011
Fate girare
Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola,
aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare
i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra
la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice,
mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo
intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane)
per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio
le implicazioni giuridiche. 'E arrivata una circolare interna RAI alle 8
di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma
della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si
terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico"
viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei
cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti
garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica.
Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo
assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni,
ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed
espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla
definitivamente. Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM...
perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani: Vi ricordo che il referendum passa se
viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno
25 milioni di persone Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici,
conoscenti e non conoscenti. Passaparola!
venerdì 6 maggio 2011
mercoledì 4 maggio 2011
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