La visita del premier Silvio Berlusconi in Brasile è stata resa “piccante” dalle sei ballerine di lap dance che nella notte di lunedì, come racconta il quotidiano brasiliano Estadao, hanno “invaso” la sua stanza d’albergo. Se dal governo italiano sono arrivate smentite sulla vicenda, dal Daily Mail arriva un curioso particolare. Secondo il quotidiano britannico infatti le ballerine sono costate molti, specialmente Alexandra Valenca, la reginetta della lap dance, che sarebbe stata pagata ben 1000 euro.
“Ci avevano detto – racconta la Valenca – che avrebbero presentato il progetto di un programma televisivo italiano e che volevano delle brasiliane. Berlusconi è molto affascinante”. Le ragazze sarebbero state selezionate e scelte personalmente da un certo Valter, che si è presentato come un imprenditore italiano.
Il racconto diffuso dalla stampa brasiliana è stato però smentito da Palazzo Chigi: ”Lunedì 28 giugno il Presidente Berlusconi, accompagnato da persone del suo staff e da numerosi agenti della sua sicurezza, ha partecipato, su invito di un imprenditore, ad uno dei molti ricevimenti tenutisi in occasione della sua visita in Brasile”. ”In tale circostanza-si legge in una nota – è stato organizzato un breve spettacolo di folclore tipico con la partecipazione di alcuni artisti brasiliani”.
”Il Presidente Berlusconi non ha partecipato alla successiva cena e, dopo una breve permanenza di cortesia, si è allontanato per ulteriori impegni di lavoro. Pertanto le notizie apparse su alcuni siti online sono destituite di fondamento e sono frutto evidente della volontà di qualcuno di procurarsi della pubblicità”.
A parte barzellette e ballerine la visita in Brasile è servita a Silvio Berlusconi per discutere con il presidente Lula di alcuni affari sull’asse italo-brasiliano. Tra le commesse più importanti, le due principali sono nell’ambito della difesa e riguardano Finmeccanica e Fincantieri: i due colossi dell’industria produrranno fregate, pattugliatori e sistemi satellitari ad alta tecnologia per il controllo delle coste e dei giacimenti petroliferi. Il costo stimato per l’operazione è di circa 6 miliardi di euro.
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