martedì 10 agosto 2010


Da leggere tante volte, con grande attenzione, e da far leggere a tutti i
nostri Amici, per risvegliare le coscienze dal torpore indotto dai
massmedia. Non è un elenco completo, ma dice molto.


Berlusconi e i suoi sodali sono un male per l’Italia sostanzialmente per le seguenti tre principali ragioni:



1) Berlusconi dal punto di vista etico e morale rappresenta il peggio della cultura moderna;

2) Berlusconi sta attentando ai principi fondanti dello stato di
diritto e della costituzione facendo leggi a proprio uso e consumo;

3) questo governo fa quasi esclusivamente leggi a favore dei più
potenti, ricchi e corrotti, leggi per curare gli interessi aziendali di
Berlusconi, per risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi, senza
preoccuparsi dei precari, dei disoccupati, delle famiglie più povere.



Ecco un elenco, in ordine temporale, per chi non ricorda o non sa quali e
quanti loschi provvedimenti, spesso tenuti nascosti dalla
disinformazione televisiva, Berlusconi e i suoi sodali hanno preso
dall’inizio della legislatura, mettendo da parte la questione etica,
morale, e i problemi giudiziari del premier:



1) Berlusconi appena tornato al governo ha abrogato norme di contrasto all'evasione fiscale varate dal governo precedente.

2) Ha abolito i tetti agli stipendi dei manager pubblici varati dal precedente governo.

3) Ha abrogato le norme più restrittive varate dal precedente governo sull'utilizzo dei voli di stato.

4) Ha cancellato la legge n.188 del 17 ottobre 2007 fatta dal
governo Prodi che contrastava la sottoscrizione delle “dimissioni in
bianco” (pratica illegale tesa ad obbligare i neoassunti a firmare una
lettera di dimissioni priva di data, contestualmente alla sottoscrizione
del contratto di lavoro) da parte del lavoratore al momento
dell'assunzione, così da poter poi ricattare e licenziare il lavoratore
in qualsiasi momento.

5) Non si è detto che i debiti di Alitalia sono finiti tra i
debiti dello stato ma si è parlato di un fantomatico salvataggio da
parte del “messia” Berlusconi che invece l'ha svenduta ai loschi
personaggi della Cai.

6) Si è nascosta la gravità della proposta di legge
blocca-intercettazioni, che favorisce i delinquenti e mette il bavaglio
al diritto di cronaca.

7) Si sono nascosti i tagli che sono stati fatti alla scuola (150
mila posti di lavoro in meno in 3 anni) e all'università facendo
passare una legge di bilancio come riforma.

8) L'Italia è stata condannata a pagare una multa di 350 mila
euro per ogni giorno di ritardo nell'applicazione della direttiva
europea a partire dal 1° gennaio 2009 e con effetto retroattivo fino al
1° gennaio 2006 (circa 130 milioni di euro all'anno) perché Rete 4
trasmette in modo abusivo sulle frequenze analogiche che spettano ad
Europa 7.

9) Il governo Prodi aveva già detratto di 200 euro l’Ici a tutte
le prime case, escluse ville e castelli, con la Finanziaria del 2008,
mentre Berlusconi ha completato togliendo l’Ici alle famiglie più ricche
e benestanti che non ne avevano certamente bisogno.

10) Dopo essere stata rinviata per due volte, il primo gennaio
2010 è entrata in vigore la class action, ma risulta fortemente
debilitata rispetto alla vera class action come negli Stati Uniti.
Infatti: si è deciso che i creditori di Parmalat e Cirio non potranno
essere risarciti dato che non sarà retroattiva; le associazioni dei
consumatori non avranno la possibilità, come previsto inizialmente, di
farsi promotori delle azioni legali, ma solo di ricevere il mandato dai
cittadini danneggiati; i cittadini danneggiati devono vantare dei
"diritti identici", non basta che siano omogenei; niente azione
collettiva contro le società di revisione, amministratori delle società
quotate e agenzie di rating; non sarà possibile ricevere un risarcimento
che vada oltre al danno subito, il cosiddetto “danno punitivo”; la
parcella degli avvocati che seguono la causa potrà essere incassata solo
in caso di vittoria; la class action nella P.A. non prevede
risarcimenti, come nel caso dei ricorsi collettivi nel settore privato,
ma punta solo al miglioramento nella produzione del servizio,
correggendone le eventuali storture.

11) Sono state rinviate alcune norme sulla sicurezza del lavoro
presenti nel T.U. ed è stato approvato un decreto correttivo al Testo
Unico sulla sicurezza, che fu varato dal Governo Prodi, il quale
peggiora gravemente il testo, abbassando di fatto le tutele per i
lavoratori.

12) Si è dato il via alla privatizzazione dei soggetti che
gestiscono beni pubblici come l’acqua, in particolare con il decreto
Ronchi, che stabilisce almeno il 40% di partecipazione del capitale
privato nelle società miste pubblico privato oppure che la gestione del
servizio idrico debba essere affidato ad un soggetto privato scelto
tramite gara, viene sancita l’espropriazione della gestione del servizio
idrico agli enti locali con tutto vantaggio per i privati.

13) Si sono dati aiuti alle banche tramite l'emissione dei
cosiddetti Tremonti Bond e, contemporaneamente, non sono stati trovati
soldi per i precari.

14) Le bugie e promesse non mantenute ai terremotati abruzzesi:

− il governo si è preso il merito per la consegna delle prime case a
Onna che invece sono state realizzate con i fondi raccolti dalla Croce
Rossa; si tratta delle prime case di legno per le quali la Croce Rossa
ha impiegato 5 milioni e 200 mila euro: 94 unità abitative costruite per
iniziativa della Protezione civile su progetto realizzato dalla
Provincia autonoma di Trento.

− niente rimborso totale per la ricostruzione di tutte le abitazioni (il
governo copre solo un terzo della cifra totale a fondo perduto, il
resto deriva da un mutuo a tasso agevolato e dal credito d’imposta);

− a partire dal 1° luglio 2010 è ripreso il normale pagamento delle
tasse e dal 1° gennaio 2011 si dovranno restituire per intero, in 120
rate mensili, le imposte non versate nei mesi di sospensione, ovvero un
trattamento molto peggiore rispetto a quello riservato per i terremotati
del Molise, delle Marche e dell’Umbria;

- dopo oltre un anno di distanza dal terremoto, il centro storico
dell'Aquila è ancora chiuso ai cittadini e la ricostruzione non è
iniziata.

15) Berlusconi si è fatto approvare dalla sua maggioranza e
governo il lodo Alfano, una legge sull'immunità per le alte cariche
dello stato, dichiarata incostituzionale, fatta per risolvere i propri
problemi giudiziari, che gli ha consentito di stralciare la sua
posizione nel processo a carico suo e di Mills, e lo stesso lodo Alfano è
servito al sig. Berlusconi per rinviare il processo a suo carico per
diffamazione nei confronti di Antonio Di Pietro.

16) Il consiglio di ministri non ha voluto sciogliere il
consiglio comunale di Fondi per infiltrazioni mafiose, diversamente da
quanto fatto per altri comuni, nonostante vi siano stati 17 arresti il 6
luglio 2009.

17) È stata approvata la norma sullo “scudo fiscale” (riciclaggio
di stato) che aiuta i criminali a “lavare” il denaro sporco e ad
assicurare loro l’impunità.

18) È stata approvata una norma che riduce il potere di indagine e il campo di intervento della Corte dei conti.

19) Con il “piano casa” viene autorizzata la cementificazione
selvaggia del territorio e si favoriscono gli affari della criminalità
organizzata che mette le mani sugli appalti.

20) Il governo Berlusconi ha emanato norme contenute nel
pacchetto sicurezza, fortemente criticate da “Famiglia Cristiana” e da
autorevoli esponenti della Conferenza Episcopale: norme razziali
sull’immigrazione che equiparano il clandestino ad un delinquente e
l’istituzione delle ronde, per un megaspot a favore del governo,
cavalcando l’onda emotiva esasperata dalla visibilità data dai media ad
alcuni episodi avvenuti in un particolare periodo (gli stupri mica sono
finiti, perché non se ne parla più come prima?); si istituiscono le
ronde, che sono totalmente inutili, mentre sono stati tagliati i fondi
alle forze d'ordine, sono stati tagliati 7.900 cancellieri e 1.800
ufficiali giudiziari al funzionamento della giustizia (manca persino la
benzina per le volanti): che modo è di fornire la sicurezza?

21) Il governo Berlusconi ha approvato una leggina ad personam
per Corrado Carnevale (quel magistrato che fu noto come
"l'ammazzasentenze", per via dei processi di mafia che annullava dalla
Suprema corte per vizi formali) per consentirgli di ricoprire l'incarico
di primo presidente della Cassazione alla veneranda età di 80 anni
anche se i colleghi vanno in pensione a 75.

22) Sono stati ridotti gli ecoincentivi cioè le detrazioni sui
lavori di riqualificazione energetica sulla casa (impianti solari
termici, impianti di climatizzazione invernale con caldaie a
condensazione, finestre con doppivetri,ecc...) introdotti da Prodi con
la Finanziaria 2007 e confermati sempre da Prodi con la Finanziaria
2008.

23) E’ stato rinviato prima di un anno, e poi ancora di un anno,
l'obbligo per gli edifici di nuova costruzione d’essere alimentati con
«impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili»
per una produzione energetica di almeno 1 kW per ciascuna unità
abitativa previsti dal governo Prodi nella legge finanziaria per il
2008.

24) Il governo Berlusconi ha stabilito che l’Italia stanzierà 5
miliardi di dollari nei prossimi 20 anni al dittatore libico Gheddafi a
titolo di risarcimento per i danni causati durante l’occupazione
coloniale in cambio di un controllo dei flussi migratori, però si stanno
attuando respingimenti dei barconi carichi di naufraghi e rifugiati in
attesa di asilo, violando le norme del diritto internazionale; inoltre,
da un documentario di Gatti sull’Espresso, risulta che gli immigrati
bloccati in Libia dall'accordo Roma-Tripoli vengono abbandonati nel
deserto ai confini col Niger e di fatto ciò rappresenta una forma di
condanna a morte.

25) Berlusconi ha risolto il problema della spazzatura a Napoli?

Tutto falso ovviamente.

Innanzitutto il problema non è risolto, al momento è stato possibile
ripulire le strade della città, mentre in alcune zone della provincia ci
sono ancora cumuli di spazzatura per la strada, grazie all'apertura
delle discariche di Savignano Irpino e Sant'arcangelo Trimonte,
stabilite con l'ordinanza del 5 marzo 2008 fatta da Prodi. Poi è stata
realizzata una discarica a cielo aperto in un’area denominata “sito di
interesse strategico nazionale” in località Ferrandelle, che si trova
tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise.

Inoltre Berlusconi ha millantato anche la realizzazione
dell’inceneritore di Acerra, che era già in fase di ultimazione quando è
tornato al governo, ma c'è da ricordare che è adibito per bruciare solo
le ecoballe, mentre dalla denuncia del sindaco di Acerra,
nell’inceneritore viene bruciato qualsiasi tipo di rifiuto; ciò sta
mettendo in grave pericolo la salute dei cittadini di Acerra. Da
ricordare che dal 2001 al 2006, il governo Berlusconi non si è occupato
per niente dei problemi di Napoli e della Campania.

26) È stato abrogato l'obbligo di allegare all'atto di
compravendita (o di locazione) di un immobile l'attestato di
certificazione energetica che andava incontro all'interesse di
acquirenti e inquilini di conoscere l'efficienza energetica di
un'abitazione prima dell'acquisto.

27) Il governo Berlusconi ha introdotto la “Tassa Sky” ai quasi 5 milioni di abbonati Sky raddoppiandogli l’Iva sull’abbonamento.

Siccome in questi anni Sky stava crescendo e stava facendo concorrenza a
Mediaset rubandogli telespettatori e quindi introiti pubblicitari, il
premier ha pensato bene di approvare una nuova leggina (in conflitto di
interessi) per tirare una bella mazzata agli abbonati Sky così da fargli
disdire l’abbonamento e ridimensionare Sky a favore di Mediaset e a
scapito del pluralismo e della concorrenza.

28) Il governo ha reintrodotto l'obbligo dei bollini Siae tramite decreto nonostante una sentenza contraria della Corte Europea.

29) Il governo Berlusconi decide di puntare sulla tecnologia
nucleare di terza generazione che è obsoleta ed antieconomica, oltre ad
essere pericolosa socialmente e per l’ambiente, che sarà un affare per
le lobby francesi e non potrà portare alcun beneficio nell’immediato,
visto che per costruire una centrale nucleare occorrono 10 anni.

30) Il governo Berlusconi dice no al solare termodinamico con
l’approvazione della mozione n° 1-00155 di D’Alì, Gasparri, e sposta gli
investimenti dal solare termodinamico al nucleare.

31) Il ministro della Cultura Bondi ha rifinanziato per il 2009,
con soldi pubblici, la Fondazione Craxi, cioè la fondazione in memoria
di un politico corrotto, morto latitante con due sentenze definitive di
condanna a complessivi 10 anni di reclusione.

32) Il governo ha congelato gli 800 milioni di euro che aveva promesso di stanziare per la diffusione della banda larga.

33) L'emendamento n. 2.1385 alla Finanziaria per il 2010 riscrive
buona parte degli articoli del Testo unico delle spese di giustizia
(dlgs 115/2002) e aumenta il costo della giustizia per molte cause, ad
esempio 38 euro in più per ogni ricorso al giudice di pace per multa.

34) Nella finanziaria 2010 sono stati varati tagli agli enti
locali, danno che si aggiunge alla beffa delle sanzioni per chi non
rispetta il patto di stabilità interno.

35) L’articolo 2 comma 23 della legge Finanziaria 2010 stabilisce
che le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e
diventano una società per azioni alimentata con soldi pubblici che fa
affari privati. Questa spa potrà costruire centrali energetiche d'ogni
tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli enti locali: dal nucleare ai
termovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà
possibile piazzare di tutto. Segreto militare e interesse economico si
sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli
enti locali.

36) Nella Finanziaria 2010 sono state introdotte norme
finalizzate a condonare gli abusivismi edilizi attraverso il sequestro
dei locali da parte dell’amministrazione pubblica e la loro locazione
agli abusivi stessi in una sorta di subaffitto di Stato.

37) I beni confiscati alla Mafia potranno essere ricomprati dalle
organizzazioni criminali tramite aste pubbliche avvalendosi di banali
prestanome.

38) Nella Finanziaria 2010 non sono state finanziate alcune
infrastrutture strategiche, come il completamento dell’alta velocità
ferroviaria o i sistemi di trasporto urbano su rotaie, ma sono stati
stanziati 470 milioni per il ponte sullo stretto di Messina, che appare
sempre più un’opera inutile visto che mancano gli adeguati collegamenti
stradali sulla terraferma.

39) La manovra Finanziaria 2010 trascura le famiglie colpite dal
disastro di Messina, dimentica la famiglia non prorogando il bonus, non
cita nemmeno i più poveri. È previsto per il 2010 un decremento del
Fondo per l'occupazione di 100 milioni di euro e mancano interventi per
sostenere il potere d’acquisto dei redditi bassi e delle pensioni. Per
non parlare dei terremotati de L’Aquila, chiamati a restituire il 100%
delle tasse sospese. Il capitolo più pesante, dal punto di vista
finanziario, è l’assenza di risorse per i rinnovi contrattuali dei
pubblici dipendenti.

40) Lo stanziamento dei 103 milioni di euro per la fornitura
gratuita dei libri di testo nella scuola dell'obbligo, che nella
Finanziaria 2010 era stato inizialmente soppresso, è affidato al
recupero dei fondi provenienti dallo scudo fiscale. Inoltre dallo scudo
fiscale fondi per 130 milioni nel 2010 per il sostegno alle scuole non
statali.

41) Con il decreto del ministro Bondi del 30 dicembre 2009, il
governo estende a tutti i prodotti elettronici dotati di memoria il
cosiddetto “equo compenso”, somma che i produttori di beni tecnologici
devono versare a Siae, a “compenso” della copia privata che l’utente può
fare utilizzando i supporti di memoria; l’equo compenso ha fatto
aumentare il prezzo di tali prodotti. Prima di tale decreto, l'equo
compenso era gravato, così come in altri paesi d’Europa, solo su
supporti (cd, dvd) e su masterizzatori. L'assurdo è che in Italia
l'industria o i consumatori finanziano Siae anche per prodotti che non
c'entrano nulla con la copia privata, o che c'entrano solo
marginalmente.

42) Non è stato restituito il fiscal drag degli ultimi due anni e
sono stati svuotati, mediante il click day, i crediti di imposta per
ricerca e innovazione, e per gli investimenti nel Mezzogiorno.

<43) Il disegno di legge voluto dal ministro Gelmini stabilisce
tagli indiscriminati alla ricerca e aumenta la precarietà dei
ricercatori con la figura del ricercatore a termine e con la messa ad
esaurimento del ruolo dei ricercatori, invece di prevedere per i precari
reali sbocchi in ruolo e per i ricercatori il pieno riconoscimento del
loro ruolo docente.

44) E’ stato approvato il ddl sul lavoro, che contiene norme
sull'arbitrato per risolvere le controversie di lavoro e indebolisce o
vanifica l'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Così, dopo
l'eliminazione delle misure sulle dimissioni in bianco, le deroghe alle
norme e l'indebolimento delle sanzioni sulla sicurezza sul lavoro, la
rimozione dei limiti ai contratti a termine, il re-inserimento dei
contratti a chiamata, la cancellazione della responsabilità in solido
dell'appaltatore con il sub-appaltatore per arginare il lavoro nero, si
arriva persino a smantellare le tutele contro gli ingiusti
licenziamenti.

45) La decisione del Cda della Rai, che è a maggioranza
berlusconiana, di sospendere i programmi di approfondimento politico in
campagna elettorale è una grave violazione del diritto dei cittadini ad
essere informati ed anche del dovere del servizio pubblico
radiotelevisivo di dare un’informazione plurale e corretta.

46) Con il decreto Romani, viene tagliato di un terzo lo spazio
pubblicitario per Sky, e viene premiata invece Mediaset trasformando le
televendite in programmi, e non più in spazi pubblicitari. Aumenta
perciò la pubblicità che le reti del Biscione potranno mandare in onda a
scapito di Sky. Il decreto interviene anche sulla rete, equiparando
alcuni siti web, considerati “servizi audiovisi”, che trasmettono video
in streaming, ai canali tv.

47) E’ stato approvato il cosiddetto legittimo impedimento, che
andrebbe definita legge scansa processi per Berlusconi e i ministri.
Saranno oggetto di legittimo impedimento a sottrarsi alle convocazioni
in sede giudiziaria anche tutte quelle attività "coessenziali" alle
funzioni di governo. A certificare che esiste un impedimento
"continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni", sarà la
Presidenza del Consiglio.

48) Da intercettazioni telefoniche condotte dalla procura di
Trani, legate a un'inchiesta su carte di credito e tassi di usura,
risulta che Berlusconi, nel tentativo di mettere il bavaglio ad
Annozero, ha fatto pressioni su Giancarlo Innocenzi, membro
dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con inviti molto
espliciti a chiudere il programma; nell’ambito della stessa inchiesta
della procura di Trani, risulta da un’altra intercettazione che il
direttore del Tg1 Minzolini ha promesso a Berlusconi di intervenire con
editoriali per screditare Spatuzza e alcuni magistrati.

49) Con il cosiddetto decreto “salva liste” il governo è
intervenuto, abusando della costituzione (comma IV art. 72, art.117
della costituzione), nel tentativo golpista di cambiare le regole nel
corso della competizione elettorale.

50) Con il decreto Bondi sulle Fondazioni Lirico-Sinfoniche
vengono tagliati fondi alla lirica, arrecando grave danno alla cultura.
Infatti, il decreto prevede lo stop ad assunzioni e concorsi; il blocco
del turn over; il divieto di lavori extra come insegnare in
Conservatorio; la discussione sugli integrativi nei contratti presso
l'agenzia nazionale Aran e non più nei singoli teatri; ballerini in
pensione a 45 anni; sparizione dei corpi di ballo, di arti e mestieri
altamente specializzati che nascono e crescono nei teatri stessi.

51) Il Governo ha negato lo stanziamento dei fondi Fas (ridotti
in Finanziaria 2010 di 200 milioni di euro) per la copertura del deficit
sanitario a 4 regioni (Campania, Lazio, Calabria, Molise) e ha invitato
i loro governatori ad alzare le tasse fino al ripianamento del deficit.

52) Ben 31 miliardi di euro sono i fondi che il governo ha
sottratto al mezzogiorno negli ultimi due anni, prelevandoli dal Fondo
aree sottoutilizzate (Fas): 53,7 miliardi destinati al mezzogiorno, dei
63 miliardi stanziati dal governo Prodi nella Finanziaria 2007, insieme
al Fondo sociale europeo; tali fondi, vincolati a interventi per lo
sviluppo e l´occupazione al Sud, sono stati ridistribuiti verso le
regioni del nord e in ambiti non direttamente connessi con la missione
concernente il riequilibrio territoriale.

53) Non mancano anche in questa legislatura interventi
legislativi a favore delle aziende di Berlusconi, come: le norme
contenute nel decreto Romani sugli spazi pubblicitari televisivi che
avvantaggiano Mediaset a discapito di Sky; l’innalzamento al 20% del
tetto per l’acquisto di azioni proprie da parte delle società quotate in
borsa, subito messa in atto dal cda di Mediaset; lo spostamento di
pubblicità da Rai a Mediaset da parte delle aziende e delle istituzioni
controllate dal governo: ministeri, Poste, Eni, Enel, ecc.

54) Il governo Berlusconi continua a finanziare missioni militari
in luoghi di guerra addirittura aumentando il budget per l’Afghanistan
da 310 a 364 milioni di euro.



Insomma, il governo Berlusconi toglie ai poveri per dare ai ricchi e non
si preoccupa della grave situazione precaria di milioni di famiglie a
ridosso e al di sotto della soglia di povertà, ma anzi si cerca di
nascondere la situazione di questa gente, facendo apparire che niente di
drammatico ci sia.

L’elevato numero delle note precedenti, che ho cercato di rendere quanto
più sintetiche possibile, testimonia quante ne ha combinate questo
governo di bugiardi, piduisti, eversivi, evasori, corruttori, corrotti,
filo-mafiosi, che vuole mettere il bavaglio all’unico baluardo di
informazione rimasto ancora libero, cioè la rete, per nascondere
all’opinione pubblica tutte le malefatte riportate sopra.

giovedì 5 agosto 2010

Berlusconi terzo, vascello abbandonato. Ma il quarto è una nave di ferro, acciaio e cannoni


Scampoli di Montecitorio il giorno dopo, avvistamento imprevisto di Umberto Bossi e tutti a consultare l’Oracolo Sommo, quello che sa e quello che può. Quello che parla con la voluta oscurità della Sibilla, stavolta padana e non cumana. “La Lega va alle elezioni con Berlusconi? Vediamo”. Niente meno che un simile dubbio! Ma non è un vero annuncio di incertezza sulle alleanze, è l’alternativa gentile di Bossi all’ormai consueto dito medio alzato a rispondere ai giornalisti. Vuol dire solo non disturbate con domande sciocche. Poi all’Oracolo Sommo scappa qualcosa di più concreto: “Alle elezioni Pdl e Lega li spazzano via tutti, li spazziamo tutti”. Neanche un chilometro più in là, a Palazzo Grazioli, raccontano che l’ultimo vertice Pdl abbia scelto una data: marzo 2011 per votare. Marzo perchè a novembre non ce la si fa e giugno 2011 è troppo lontano? Marzo perchè per allora sarà pronto il “pretesto”, il casus belli, insomma la questione giusta su cui chiedere lo scioglimento delle Camere? Marzo perchè prima in Parlamento c’è solo il “processo breve” e fare la crisi di governo sulla “giustizia del premier” non è proprio la cosa più elegante e popolare? Gira la quadriglia dei mesi, sul quando e sul come si voterà.

In realtà non c’è gran bisogno di oracoli: si vota, saranno elezioni anticipate, la legislatura iniziata nel 2008 non arriverà al 2013. Lo sanno tutti. Novembre 2010 o marzo 2011 o maggio-giugno 2011 dipenderà da tante cose che non sono nelle mani esclusive di Bossi e neanche Berlusconi. Inutile chiedere a loro. Quel che c’è da sapere si sa: Berlusconi ha voglia e fretta, Bossi vorrebbe tirarla almeno fino ad aver incartato e portato a casa tutti i decreti del federalismo. Dovrebbe aspettare fino a metà dell’anno prossimo e poi dare il via libera alle elezioni. Comincia a capire che non ce la farà, è questa la novità. L’Italia torna dunque a votare ed è questa la realtà.

Il giorno dopo c’è un articolo di giornale che descrive perfettamente un pezzo di verità. Dice l’articolo che il terzo Berlusconi della nostra storia contemporanea è arrivato al capolinea. E’ un pezzo di verità e un pezzo di verità, purtroppo, non è la verità. Il primo Berlusconi fu l’imprenditore abile e spregiudicato, quello che “scese in campo” per salvare se stesso e la sua azienda, quello che riempì il vuoto lasciato dal pentapartito, quello che sdoganò il Msi, quello che inventò un partito, un linguaggio politico, una “narrazione italiana”. Il primo Berlusconi era un uomo abile, il più abile a trar profitto dalla crisi verticale di quella che sarebbe poi stata chiamata la “Prima Repubblica”. La prima storia fu la storia di un successo aziendale che clonava un successo elettorale. Ma non fu un successo politico.

Venne poi il secondo Berlusconi, il Berlusconi delle promesse. Il secondo fu soprattutto demagogia, il “meno tasse per tutti”. Ancora successo elettorale, ancora più grande e poco governo. Poco, ma in piena sintonia con un’Italia che di essere governata non aveva nessuna voglia. Era già l’Italia che si voleva e si piaceva immobile, convinta e sicura che l’unica vera e grande riforma era che ognuno si facesse i fatti suoi e i suoi interessi e da lì ne sarebbe scaturito l’interesse e il vantaggio di tutti.

Il terzo Berlusconi è stato, è ancora quello del “populismo”. Il “popolo” contro il “Palazzo”. Dove per Palazzo s’intende la “gabbia” della Costituzione e delle regole. Il terzo Berlusconi è quello che esplicitamente vuole smontare il sistema delle regole. Non più l’abile imprenditore e neanche il politico che liscia il pelo alla pubblica opinione. Il terzo è un leader, un capo che non tollera contro poteri, che li vuole “spianare”, convinto che solo così si possa e si debba governare.


Scrive l’articolo di giornale stampato il giorno dopo che: “E’ finita, il vascello fantasma naviga ormai alla deriva. Senza un nocchiero, senza una rotta, senza una meta…Quella che fu l’Invincibile Armada berlusconiana, amputata della componente finiana, non ha più i numeri per governare”. Vero, ma è solo, purtroppo mezza verità. L’articolo parla di “anime morte che vagano per lo Stige”. E qui la mezza verità si trasforma in abbaglio, miraggio. Il “Vascello” berlusconiano non è fantasma, è abbandonato. Il suo equipaggio e il suo capitano sono già saltati, stanno già saltando su un’altra nave: quella del quarto Berlusconi.

E il quarto Berlusconi è quello che, sarà novembre, marzo o maggio, chiederà voti agli italiani per fare piazza pulita della Costituzione, della democrazia parlamentare così come finora l’abbiamo conosciuta, dei limiti e dei controlli al potere dell’Eletto. Voti che otterrà, quasi sicuramente in misura tale da vincere. La mezza verità della fine del terzo Berlusconi consola e rinfranca l’estensore dell’articolo. Consolazione e soddisfazione che gli velano la vista all’arrivo del quarto Berlusconi. Fosse solo un articolista…A un giornalista non è obbligatorio chiedere una visione che non sia solo “orizzontale”, un giornalista in fondo è chiamato a fotografare l’istantanea della quotidianità . Ma sguardo piatto e orizzontale hanno, e non dovrebbero per mestiere e competenza avere, gli uomini e le donne dei partiti dell’opposizione. Questi dovrebbero vedere e sapere, d’istinto e di ragione, che il quarto Berlusconi sarà molto più “definitivo” del terzo e di quelli che sono venuti prima. Dovrebbero sapere che non “anima morta” è la destra populista, plebiscitaria, anti Stato. E che invece è ancora, ancora più di prima, l’anima profonda dell’elettorato italiano.

Dovrebbero saperlo e, invece di contemplare con magro e miope sollazzo il naufragio del terzo vascello berlusconiano, dovrebbero tentare di impedire il trasbordo sul quarto vascello, non più galeone pirata ma portaerei d’attacco. Dovrebbero allestire una flotta di contrasto, un blocco navale. Dovrebbero essere flotta e non flottiglia elettorale. Smetterla di vole difendere gli indifendibili “porti” della spesa pubblica sempre e comunque. Smetterla di mettere in mare l’antico sommergibile delle tasse, smetterla di specchiarsi nella piccola pozza di un articolo che celebra ed esalta una sconfitta parlamentare dell’avversario.

Quando si voterà, per vincere contro Berlusconi occorrerà qualcuno e qualcosa che raccolga alla Camera più del 35 per cento del voti. Almeno più del 35 per cento. Chi non ha chiaro questo obiettivo in testa, chi non sacrifica tutto a questo obiettivo, non solo le elezioni le perde ma al quarto Berlusconi, al suo sbarco fa da passerella. Quando si voterà, per vincere contro Berlusconi occorrerà che nel voto per il Senato ci sia qualcuno o qualcosa “terzo” che prenda tra il 10 e il 20 per cento dei voti. Al Senato la legge elettorale prevede un premio di maggioranza regionale. Cioè chi arriva primo prende tot seggi, i secondi spartiscono il resto dei seggi. Ma se il “secondo” è uno solo, questo secondo prende tutti i seggi non della maggioranza. Significa che ci vuole un terzo concorrente, uno e non più di uno. Altrimenti il quarto Berlusconi è certezza. Chi non lo capisce, chi ostacola, osteggia, disdegna questo terzo concorrente fa da faro allo sbarco del quarto Berlusconi. In rada oggi c’è una vascello con le vele sgonfie e il timone rotto: è il terzo Berlusconi. All’orizzonte c’è una nave di ferro, acciaio e cannoni: il quarto Berlusconi. Alzare lo sguardo e vederlo non è bloccarlo, tanto meno affondarlo. Ma almeno vederlo sarebbe la verità, tutta la verità della crisi politica dell’anno, non è per nulla detto di grazia, 2010-2011.